Siamo tornati in Europa e in Austria. Un plauso bisogna farlo agli organizzatori di questo GP, che sono riusciti a riportare un grande pubblico in circuito. Abbiamo vissuto un fine settimana fantastico con una prima fila tutta marchiata Williams e una Mercedes in leggera difficoltà. Questo ci fa capire quanto sia facile in questa F1 passare dal dominio alla rincorsa. Una Mercedes che ha comunque capitalizzato tutto il suo vantaggio con una nuova doppietta e un successo importante per Nico Rosberg. I punti di vantaggio su Hamilton iniziano a essere importanti, creando non poco nervosismo a Lewis.
Credo comunque che l’errore in qualifica non sia da attribuire al pilota, come si sforzano a sostenere in casa Mercedes, ma principalmente a un problema ai freni, come si nota in qualche slow-motion. Forse l’impianto frenante è uno di quegli aspetti che quest’anno è stato maggiormente sottovalutato, anche per questioni peso-vettura. Molti, chi più chi meno, hanno accusato diversi problemi ai freni.
La classifica parla di due Mercedes, due Williams e, soprattutto, di 7 vetture nei primi 10 posti con PU Mercedes, con una grande gara da parte di Fernando Alonso, che porta la Ferrari al 5° posto. Ancora una volta ha dimostrato di che pasta è fatto. È lui che fa la differenza e tiene il team ancorato al terzo posto nel Costruttori.
Il weekend austriaco ha portano nuovamente a galla i problemi in casa Renault. A mio avviso si riaccenderanno le voci su possibili nuove partnership in quanto la RBR non può continuare su questa strada, nonostante le dichiarazioni sul rinnovo dei contratti. Il Mondiale di Vettel è ormai compromesso ed è stato costretto ad alzare bandiera bianca per evitare di rovinare un’altra PU, avendone già utilizzate quattro.
Gli ultimi due appuntamenti hanno consacrato la crescita della Williams, che con il podio del Red Bull Ring ha fatto un ulteriore passo in avanti lasciandosi alle spalle la McLaren e mettendosi in scia della Force India. Si inserisce come antagonista e, di questo passo, potrebbe provare anche a infastidire Maranello.
Bella gara di Sergio Perez che sta offuscando l’astro nascente di Hulkenberg portando a casa un ottimo risultato grazie a un’ottima gestione: il messicano riesce a “colloquiare” bene con le gomme, permettendosi così strategie interessanti.
Appuntamento tra quindici giorni, quando si arriverà in Inghilterra, sul tracciato di Silverstone, che rappresenta la storia di questo sport.