Ho sempre pensato che la F1 all’apparenza può sembrare uno sport semplice da commentare in TV, ma in realtà non lo è affatto. Troppi infatti i fattori tecnici e umani da allacciare, integrare e spiegare in telecronaca. Non si tratta solo di auto che girano in tondo… Frase di “laudiana” memoria.
Ieri mi è capitato di soffermarmi su di uno speciale dedicato a Gilles Villeneuve proveniente dalle teche RAI. In esso ci sono tutti gli ultimi giri del GP di Digione 1979 commentati da Mario Poltronieri. Ebbene, Mario, che lo viveva in diretta, aveva già intuito che quegli attimi sarebbero rimasti indelebili nella storia della F1. Quello che più stupisce però, abituati all’orgia di urla che vengono dalle cabine del mondo d’oggi, è l’entusiasmo sì, ma contenuto. Stupisce il continuare a raccontare quello che avveniva in pista in un modo velato, mai oltre le righe, conscio che i veri protagonisti sono quelli che stringono il volante e non chi che sta seduto in cabina. Perché, scusatemi, ultimamente questo mi sembra. Che chi commenta voglia farsi bello. Voglia far parte dell’avvenimento più di chi sta creando ciò che il commentatore dovrebbe commentare. Urli. Urletti. Iperbole. Soprannomi a destra e manca. Ma anche basta. Grazie.
Mario, che nonostante di fronte ai suoi occhi stesse passando quello che nessuno aveva mai immaginato nemmeno nei sogni, mantiene l’entusiasmo, ma continua a fare da contorno alla scena. Non ne vuole essere il protagonista. Non vuole strafare. Soprattutto dà spunti di tecnica di guida, nonostante il pandemonio che stavano combinando in pista Arnoux e Villeneuve. Tecnica raccontata. Questa sconosciuta ai giorni nostri. E poi quella frase. “I due si agganciano se non stanno attenti”. E’ preoccupato, quasi in ansia. Sembra più un papà. Mario, da ex-pilota, sapeva bene le difficoltà che i due stavano incontrando. Resta equidistante dal duo nonostante i colori delle monoposto coinvolte. E questo coinvolge.
Averne di più di Mario Poltronieri oggi… E proprio oggi, 18 gennaio, sono tre anni che Mario ci ha lasciati. E proprio oggi Gilles Villeneuve avrebbe compiuto 70 anni. C’è chi le chiama coincidenze…
Riccardo Turcato
https://www.raisport.rai.it/video/2019/07/Villeneuve-Arnoux-d2903d4f-e426-48ff-b125-c405102351c0.html