Un risultato storico quello ottenuto dalla Scuderia Volvo Club lo scorso weekend in occasione dell’edizione 2019 della Coppa delle Alpi, competizione inserita nel Campionato Italiano Grandi Eventi Regolarità per auto storiche. A suggello di una stagione da incorniciare, la Scuderia Volvo Club ha conquistato il primato assoluto aggiudicandosi il titolo nella classifica destinata alle scuderie mentre Nino Margiotta, pilota di punta della Scuderia, ha vinto la gara sul campo laureandosi vice campione italiano nella classifica piloti. Mai la Scuderia Volvo Club aveva concluso così in alto la propria stagione agonistica; il miglior risultato registrato in precedenza era stato un terzo posto (nelle stagioni 2017 e 2018).
Il doppio traguardo, costruito con consistenza di rendimento nel corso dell’intero campionato, è stato assicurato nell’appuntamento conclusivo della stagione grazie alla strepitosa vittoria della Volvo PV444 affidata all’equipaggio Nino Margiotta/Guido Urbini e dall’ottimo terzo posto della Amazon P120 affidata alla coppia Massimo Zanasi/Barbara Bertini al termine di una gara quanto mai impegnativa nella cornice mozzafiato dell’arco alpino.
Elemento chiave del successo della Scuderia Volvo Club sono state senza dubbio le prestazioni delle vetture schierate in gara, di proprietà di Volvo Car Italia e appartenenti al Registro Italiano Volvo d’Epoca, che si sono dimostrate efficaci e affidabili nelle mani dei piloti. Nel dettaglio:
– Volvo PV444 del 1947 affidata agli equipaggi Margiotta/La Chiana/Urbini. Motore 1.400 cc, 40 CV, tre marce, prima non sincronizzata, freni a tamburo, alimentata con batteria 6V;
– Volvo Amazon P120 del 1958 affidata all’equipaggio Zanasi/Bertini. Motore 1.600 cc, 60 CV, quattro marce sincronizzate, freni a disco anteriori e a tamburo posteriori, alimentata con batteria a 6V;
– Volvo PV544 Sport del 1965 affidata all’equipaggio Fabbri/Bertieri. Motore1.800 cc, 90 CV, quattro marce sincronizzate, freni a disco anteriori e a tamburo posteriori, alimentata con batteria a 12V).
Le vittorie ottenute sui campi di gara vanno al di là del semplice significato sportivo. Anche in un momento storico in cui il mondo dell’auto è proiettato verso il futuro interpretato all’insegna della tecnologia più avanzata, appare importante stabilire un costante ponte fra passato e presente per dare autenticità alle scelte e ai contenuti che Volvo esprime oggi e annuncia per gli anni a venire. Pertanto, le attività in chiave Heritage del Registro Italiano Volvo d’Epoca e della collegata Scuderia diventano elemento chiave dell’affermazione del marchio Volvo in prospettiva storica e costituiscono per Volvo Car Italia strumenti di diffusione di cultura dell’auto.
In particolare la Scuderia Volvo Club ha svolto e svolge un’importante opera di ambasciatrice dei valori e dello stile Volvo che va al di là dei risultati sportivi. In virtù di un’immagine ormai consolidata di professionalità, correttezza sportiva e garbo che si è costruita nel corso dei recenti anni di attività, la Scuderia Volvo è oggi un punto di riferimento sportivo nell’ambiente della Regolarità per auto storiche. Un ruolo che il titolo conseguito con fa che sancire in maniera compiuta.
Gianluca Fabbri, Responsabile Scuderia Volvo: “Quella ottenuta dalla Scuderia Volvo è una vittoria importante che ci riempie di orgoglio e di soddisfazione e ci ripaga dell’impegno profuso in tutti questi anni. Quest’anno era importante superare le difficoltà che avevamo incontrato nella passata stagione a causa di problematiche tecniche che hanno penalizzato soprattutto la PV444 di Nino, vettura assai difficile da usare in gara, e della conseguente sensazione di non riuscire a farcela. Ma quest’anno le auto si sono comportate al meglio e i nostri piloti – tutti – hanno ritrovato fiducia e concentrazione e il risultato è arrivato. Perché non si vince un campionato a squadre solo con gli exploit di un singolo; il titolo conquistato è il risultato degli ottimi piazzamenti ottenuti da tutti i piloti in tutte le gare del campionato, segno di una maturità e di una continuità che ho sempre chiesto e che quest’anno è arrivata”.
Redazione MotoriNoLimits