Il GP d’Austria ritorna e mischia le carte, scompiglia gli equilibri finora prestabiliti. All’ottavo round, per la prima volta, non sarà una Mercedes a partire davanti a tutti, dopo le 4 volte di Hamilton e le tre di Rosberg, bensì la Williams di Felipe Massa, che ci ha messo l’anima e proprio negli ultimi secondi del Q3, con un colpo di reni, ha segnato un tempo di 1.08.759, scalzando il compagno di squadra Valtteri Bottas, per meno di un decimo di secondo.
Una pole, la 19° in carriera, che al brasiliano mancava dal GP del Brasile 2008, ben 93 GP, e la 128° per la Williams, la prima da quella di Maldonado nel GP di Spagna 2012.
Alle spalle della prima fila tutta Williams, scatterà il leader della classifica Nico Rosberg, che non è riuscito a migliorarsi nell’ultimo tentativo, rientrando subito ai box, con la soddisfazione di vedere il suo più agguerrito rivale al Titolo e vicino di box Lewis Hamilton in 9° posizione.
Anche se mai dire mai, siamo pronti a scommettere che la pole sarebbe stata dell’inglese della Mercedes. Ma nel primo run del Q3, che gli sarebbe valso almeno il 5° tempo, ha perso il posteriore ed è finito con tutte e quattro le ruote fuori dalla pista all’uscita della curva 8. E, nel secondo tentativo, dove stava segnando tempi ottimi, è finito in testacoda alla curva 2 per quello che potrebbe essere un problema tecnico, anche se sia lui sia il grande capo Niki Lauda hanno parlato di errore del pilota. Non segnando quindi alcun tempo, Hamilton sarebbe dovuto partire 10°, ma scalerà una posizione per via della retrocessione della Force India di Nico Hulkenberg.
Seconda fila, accanto a Rosberg, per la Ferrari di Fernando Alonso, a oltre mezzo secondo da Massa, seguito dalla RBR di Daniel Ricciardo e dalla McLaren di Kevin Magnussen, con Daniil Kvyat e la sua Toro Rosso 7°. Quarta fila per Kimi Raikkonen, entrato per un solo decimo nel Q3), seguito dalla Force India di Sergio Perez, 11°, ma che domani partirà 16, per via della penalità di 5 posizioni rimediata in Canada per aver provocato la collisione con Massa nelle fasi conclusive del GP.
Alle spalle del messicano, il suo ex-compagno di squadra Jenson Button (che nelle libere di oggi ha potuto girare pochissimo per via di problemi ai freni posteriori) e il quattro volte Campione Sebastian Vettel, che nulla ha potuto contro la mancanza di velocità nel settore finale. Per la prima volta quest’anno in casa Lotus Pastor Maldonado ha battuto il compagno di squadra Romain Grosjean in qualifica, coi due che hanno chiuso 14° e 16°, divisi dalla Toro Rosso di Jean-Eric Vergne.
Il più veloce degli esclusi nel Q1 è stato il pilota della Sauber (team sempre più in crisi) Adrian Sutil, beffato per soli 4 millesimi da Maldonado e davanti al compagno di squadra Esteban Gutierrez, con Jules Bianchi 19°. A dividere le due Marussia, la Caterham di Kamui Kobayashi, un decimo più veloce di Max Chilton, con Marcus Ericsson che non è riuscito a migliorarsi nell’ultimo tentativo e partirà quindi ultimo.
Qualifiche, quelle odierne, che sono la F1 che tutti gli appassionati vorrebbero sempre: azione, movimento, colpi di scena, spettacolo in pista. E le prime reazioni sono state tutte di entusiasmo sincero per Felipe Massa, dopo anni in secondo piano e gli incidenti che l’hanno messo fuori gioco troppe volte quest’anno, e per la Williams e in particolare per Sir Frank.
L’ultimo dei “garagisti”, l’anima di un team che ha lavorato a lungo per tornare in prima linea. Il lavoro duro paga: la campagna acquisti che ha portato la squadra a ingaggiare ingegneri e tecnici di primo piano, il motore Mercedes e l’arrivo di sponsor importanti danno finalmente i frutti sperati, con Massa e Bottas che ci credono e danno il massimo.
“È passato molto tempo dalla nostra ultima pole position“, ha detto Frank. “Ovviamente è la miglior posizione da cui partire domani in gara. Detto questo, conta di più l’affidabilità della macchina. Posso dire che la nostra è quasi implacabile. Speriamo bene. Cosa raccomandare domani a Massa? Guida per favore come guidi normalmente, è sufficiente perché lui va veramente molto veloce. Non guardo molto indietro, penso sempre al domani, perché ci sono tante cose che possono andare male, un incidente, un problema con la macchina e preghiamo tutti che la macchina sia sempre controllabile e ci permetta di arrivare in fondo“.
Un risultato che ha il profumo della nostalgia, della Formula 1 del passato, quella dei sacrifici e delle emozioni… Well done!
E domani che gara ci aspetta? Il passo gara delle Williams non dovrebbe essere imprendibile e, sulla carta, le cose potrebbero andare diversamente rispetto alle qualifiche.
Dietro a loro, una Mercedes che, con Rosberg, darà il tutto per tutto per allungare in classifica. E una Ferrari che con Alonso non può lasciarsi sfuggire questa occasione. Ma quello che sarà da tenere d’occhio – errori permettendo, se non si farà prendere di nuovo la mano e saprà gestire la tensione – sarà Lewis Hamilton, pronto alla cavalcata…
Barbara Premoli
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