Temperature elevatissime nel venerdì di Hockenheim dovute all’ondata di caldo che sta colpendo tutta l’Europa, con picchi di 58° asfalto e oltre 40° ambiente. Il caldo torrido ha aumentato il degrado termico sui pneumatici: nonostante ciò il miglior tempo di giornata è stato ottenuto su pneumatici soft in FP2. Come sempre, c’è stata parecchia evoluzione del tracciato, soprattutto nelle FP2 con pista più gommata. La sessione pomeridiana è stata interrotta dalle bandiere rosse per l’incidente di Pierre Gasly a circa 15 minuti dalla fine. Ferrari davanti a tutti in entrambe le sessioni: non è chiaro se le condizioni del venerdì possano essere rappresentative di tutto il fine settimana, anche perché le previsioni meteo indicano temperature decisamente più basse e pioggia. Nonostante le condizioni non fossero ottimali, anche la mescola C4 soft ha funzionato molto bene, dimostrando un buon equilibrio tra prestazioni e durata. Tutte e tre le mescole nominate sono state utilizzate a lungo e quindi potranno essere utilizzate al meglio per la strategia di gara. Il divario attuale tra soft e medium è di 6 decimi al giro, mentre è leggermente inferiore quello tra medium e hard.
MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 E CAR RACING: “Il tema principale della giornata è sicuramente il caldo estremo, con temperature asfalto oltre i 55°, tra le più elevate mai registrate in F1. Ciò significa che i piloti hanno dovuto gestire al meglio soprattutto i pneumatici posteriori. Tutte e tre le mescole nominate per questa gara, compresa la soft, con la quale Leclerc ha ottenuto il miglior tempo, hanno funzionato al meglio nonostante le temperature davvero elevate. Attualmente il gap tra soft e medium è di circa 6 decimi al giro, mentre è di poco inferiore quello tra medium e hard. Per quanto riguarda il meteo, sarà difficile prevedere come si evolverà il fine settimana, dato che per sabato è prevista pioggia. Come è successo nel 2018, questo fattore potrebbe aggiungere una variabile ulteriore a un weekend che già si preannuncia interessante, con gap ridotti tra i piloti di testa”.
Redazione MotoriNoLimits