Nel 1954 Jean Rédélé, pilota e imprenditore francese, vinse la difficile corsa di Criterium des Alpes e decise di dare il nome Alpine alle sue automobili, che iniziò a produrre nel 1955. A 65 anni dalla scelta del nome Alpine, la A110 torna sulle Alpi per celebrare il successo di allora e di oggi. Alpine e Col de Turini sono due icone legate a doppio filo tra di loro: il Col de Turini è la tappa epica e più prestigiosa del Rally di Montecarlo, che ha visto Alpine trionfare in diverse occasioni. Il Col de Turini è stato teatro di grandi battaglie al ritmo del cronometro e all’epoca si svolgeva anche in notturna, accrescendone il fascino e contribuendo a costruire la popolarità ed il successo delle competizioni su strada. Nel 1973 fu istituito il Mondiale Rally, il cui rally di apertura è da sempre il Montecarlo.
Alpine è stata protagonista varie volte del Rally di Montecarlo, dove nel 1971 i piloti dell’A110 diedero inizio a una serie di vittorie culminate, nello stesso anno, col titolo di campione internazionale di Rally e proseguita poi nel 1973, con tre equipaggi sul podio e in seguito, col titolo di campione del mondo di Rally. A 65 anni dalla fondazione di Alpine, abbiamo voluto ripercorrere le strade del Col de Turini a bordo di sei nuove Alpine A110, che dal 2012 è rinata proprio con la nuova berlinetta. Con il fascino immutato di sempre, le strade iconiche del Col de Turini sono state rivissute con la nuova nata della gamma Alpine, che oggi come allora permette di assaporare tutte le curve e i tornanti del percorso ma con un occhio proiettato al futuro e alla tecnologia a bordo. Come negli anni 70, infatti Alpine racchiude e mantiene tutti i punti di forza voluti dal suo fondatore Jean Rédélé: leggerezza e maneggevolezza, con tanta potenza, facile da guidare non solo in pista ma anche nella vita di tutti i giorni.
La A110 presenta il motore posteriore, oggi con 252 cavalli, grande leggerezza (circa 1100 kg di peso), un telaio molto maneggevole e delle sospensioni adatte per la guida in montagna e lungo tracciati molto tortuosi e avventurosi. Sono tre le modalità di guida che si adattano al cambio automatico a 7 rapporti con un look che riprende in pieno l’inconfondibile linea della berlinetta nata alla fine degli anni 60.
Redazione MotoriNoLimits