Tre ore di attesa e poi “No further action“. Questa la decisione dei commissari FIA del GP d’Austria che hanno confermato la vittoria di Max Verstappen, dopo aver visionato i video del duello duro tra lui e Charles Leclerc, culminato nel ruota a ruota alla curva 3 nel penultimo giro, con il pilota Red Bull che ha preso il comando e quello della Ferrari costretto ad allargare e a uscire di pista. I due a fine gara avevano opinioni diverse sull’accaduto e sono stati chiamati dai commissari coi rappresentanti dei team a spiegare i fatti dal loro punto di vista. Dopo diverse ore, la decisione: nessuna azione necessaria.
Questa la spiegazione: “La macchina 33 [Verstappen] ha cercato di passare la 16 [Leclerc] alla curva 3 nel giro 69 superandola in frenata 16. Facendolo, la #33 era al fianco della #16 all’ingresso di curva e in totale controllo della macchina nel tentativo di superare all’interno. Entrambe le macchine sono arrivate in curva affiancate ma c’era chiaramente spazio non sufficiente per entrambe. Poco dopo l’apice, in uscita di curva, c’è stato il contatto. Nel complesso delle circostanze, non abbiamo ritenuto che un pilota sia da ritenere totalmente o in modo predominante responsabile dell’incidente, che abbiamo considerato un incidente di gara. Agli iscritti si ricorda che hanno il diritto di appellarsi a determinate decisioni dei commissari, in base all’Articolo 15 del FIA International Sporting Code e all’Articolo 9.1.1 del FIA Judicial and Disciplinary Rules, nei limiti di tempo previsti”.
Eppure Mattia Binotto si era detto assolutamente fiducioso nel post-gara ai microfoni di Sky, certo della vittoria, sulla base dei regolamenti… Avete presente il detto “Un bel tacer non fu mai scritto“? Non riusciamo a capire come ci si possa sbilanciare così, senza avere tutti gli elementi per farlo. Sui social abbiamo scritto che la decisione sarebbe stata comunque una doccia fredda per uno dei due team: per Verstappen, ma soprattutto per la Red Bull e la Honda (che non vinceva un GP dal 2006) o per la Ferrari, specie dopo quelle dichiarazioni azzardate. Ma ragazzi, la cautela e anche la scaramanzia possibile che non vi inducano ancora ad andare coi piedi di piombo e a tacere, trincerandovi anche dietro a un antipatico “no comment, ne parliamo dopo“? E, a proposito di scaramanzia che da sempre aleggia in F1, perché gli inviati di Sky si ostinano ad avvicinare Charles Leclerc nel pre-gara sulla griglia dicendogli “Ti rendi conto che oggi potrebbe arrivare la tua prima vittoria?“. Charles, prossima volta evitali come la peste, quando li vedi vai da un’altra parte. Guardiamo il positivo, senza pensare alle polemiche che seguiranno a questa decisione (temiano un simil-Canada): oggi abbiamo assistito alla prova generale di due campioni del futuro. Due 21enni che, a decisione avvenuta, hanno pubblicato cose misurate sui social. Dimostrando una maturità che è merce rara di questi tempi.
Barbara Premoli
I gave it all. Disappointed for the team but not much we could have done better. Congratulations for the win @Max33Verstappen
📸: @motorsportpics1 pic.twitter.com/8cYbK3aIF7— Charles Leclerc (@Charles_Leclerc) 30 giugno 2019
It was an incredible race and an amazing win! 💪🏻 Thank you @redbullracing, thank you @HondaRacingF1, thank you fans, thank you all! 🙌 #KeepPushing #OrangeArmy #AustrianGP 🇦🇹 pic.twitter.com/6NtIdGd25d
— Max Verstappen (@Max33Verstappen) 30 giugno 2019