Il 60° GP di Francia va in scena questo fine settimana al Circuit Paul Ricard. Si tratta dell’ottava gara del 2019, mentre per il circuito è l’edizione #16. Quella francese è una corsa la cui storia riporta indietro agli albori del motorsport. Il Grand Prix de France del 1906 fu infatti il primo Gran Premio automobilistico della storia e deve la propria denominazione proprio al fatto che per chi trionfava c’era una ricompensa fuori dal comune: ben 45.000 franchi, equivalenti più o meno a 13 kg d’oro. Nella storia della F1 questa gara si è disputata su 7 piste diverse e la Ferrari si è imposta in 17 occasioni.
Quando la F1 iniziò la propria avventura mondiale, nel 1950, il GP di Francia era in calendario e si disputò a Reims. La Scuderia Ferrari mise a segno però la prima delle sue 17 vittorie a Rouen. A centrare l’obiettivo fu Alberto Ascari con il modello 500. La vittoria a Reims per il team di Maranello arrivò l’anno seguente e fu la prima della storia per un pilota britannico: Mike Hawthorn. Negli anni successivi sarebbero giunte altre 4 affermazioni a Reims: con Peter Collins (1956), di nuovo Hawthorn (1958), Tony Brooks (1960) e Giancarlo Baghetti, straordinario con la 156 F1 nel vincere all’esordio nella massima categoria. L’ultima volta che si corse a Rouen fu invece Jacky Ickx a portare la Ferrari al successo: correva l’anno 1968.
Il Circuit Paul Ricard ha ospitato per la prima volta il Gran Premio di Francia nel 1971 e la Ferrari ha vinto sulla pista che sorge nella regione del Var per la prima volta nel 1975 grazie al grande Niki Lauda. Il tracciato si caratterizza per la possibilità di allestirlo in ben 167 differenti configurazioni: è famoso per il lungo rettilineo del Mistral e per la difficile curva Signes, dove un tempo i giornalisti si posizionavano per ascoltare quale pilota fosse capace di affrontare il curvone senza alzare il piede dell’acceleratore. La Ferrari ha vinto a Le Castellet una seconda volta: era il 1990 e a guidare la F1-90 era il francese Alain Prost che conquistò il successo numero 100 in F1 per il team di Maranello. Dal 2018 il GP di Francia è tornato a Le Castellet, dove mancava dal 2008.
A partire dal 1991 la corsa si spostò nel centro del paese, sulla pista di Magny-Cours. Qui la Ferrari è stata grande protagonista a partire dal 1997: Michael Schumacher vinse sei volte in dieci anni (1997, 1998, 2001, 2002, 2004, 2006), mentre nel 2007 e 2008 a centrare il successo furono rispettivamente Kimi Räikkonen e Felipe Massa.
Charles Leclerc #16: “Quella francese è una pista piuttosto nuova per me, nonostante si trovi molto vicina a dove vivo. Di sicuro ho degli splendidi ricordi della mia prima volta al Paul Ricard lo scorso anno perché per la prima volta sono riuscito ad accedere al Q3 nella mia carriera in Formula 1. Credo che non dimenticherò mai quel sabato. Venendo al circuito, devo dire che ha una conformazione piuttosto anonima, con vie di fuga infinite. Questo fa sì che sia facile cercare il limite nelle prove libere perché è piuttosto improbabile finire contro le barriere. Sono contento di tornare a Le Castellet, e sono convinto di poter fare bene”.
Sebastian Vettel #5: “Dallo scorso anno il GP di Francia è tornato sulla pista del Paul Ricard e credo che in questa stagione saremo avvantaggiati rispetto al 2018 perché avremo molti più dati dai quali cominciare per lavorare in questo weekend. La pista ha lunghi rettilinei e curve di diverse velocità, molte delle quali sono state riasfaltate lo scorso anno. Avremo gomme di una mescola più dura rispetto a Montreal e quindi la gara sarà presumibilmente ancora una volta basata su un’unica sosta. Le condizioni meteo possono essere imprevedibili con temperature altissime ma anche molto vento. Lo scorso anno la mia gara venne compromessa da un incidente capitato al primo giro, ma credo che la nostra vettura abbia il potenziale per ottenere un buon risultato al Paul Ricard”.
Mattia Binotto Team Principal: “Dopo il Canada sicuramente abbiamo voglia di tornare in pista e di confrontarci nuovamente coi nostri avversari. In Francia avremo qualche piccola evoluzione, elementi che rappresentano per noi un passo utile a definire la direzione da percorrere nello sviluppo della monoposto. Ciò che porteremo non sarà la soluzione ai nostri problemi, ma il riscontro tecnico di queste evoluzioni sarà importante per i passi successivi. Quella del Paul Ricard è stata già l’anno scorso una pista complicata per noi, sappiamo che come tipologia non è particolarmente favorevole al nostro pacchetto, ma nulla è mai scontato e quindi saremo pronti a fare del nostro meglio”.
Al Paul Ricard le vetture scenderanno in pista venerdì alle 11 per le prime prove libere, la seconda sessione è in programma alle 15. Terze libere sabato alle 12, mentre le qualifiche saranno alle 15. Il GP di Francia prenderà il via alle 15.10 di domenica 23 giugno.
Redazione MotoriNoLimits