La Ferrari non cambia idea sulla richiesta di una revisione della penalità che in Canada è costata la vittoria a Vettel. “Abbiamo diritto di chiedere una revisione“, ha detto una portavoce della Scuderia, secondo la quale non saranno dati ulteriori dettagli, ma sembra si chiederà ai commissari presenti al Paul Ricard di prendere una decisione sulla base di nuove prove fornite dalla Ferrari stessa. Il CEO Pirelli Marco Tronchetti Provera ha detto a Radio Rai: “Dare una penalità spetta a chi ne ha la responsabiltà. Ma come fan della F1 davanti alla TV mi sono chiesto ‘Dove avrebbe dovuto andare Vettel?’. La traiettoria che ha preso per rientrare in pista mi è sembrata l’unica possibile“. Il CEO della F1 Chase Carey ha invece difeso l’operato dei commissari FIA: “I fans sono il motivo per cui corriamo. Ma ci serve l’esperienza di professionisti per prendere le decisioni necessarie“.
Comunque andrà a finire questa storia, una cosa è certa: si è superato ogni limite della decenza umana e del buon senso, nell’ambiente e fuori. Senza parlare dell’esplosione di attacchi di una violenza inaudita sui social contro i commissari, soprattutto contro l’unico che ha esperienza in pista da vendere, il nostro Emanuele Pirro. Qualcuno dovrebbe fermarsi a riflettere sul fatto che siamo di fronte a una gara, a un primo e secondo posto che valgono sì soldi ma non cambiano la vita a due top team del genere. Se davvero la sopravvivenza di una Ferrari dovesse dipendere da quella differenza, beh signori, saremmo proprio alla frutta e il Commendatore avrebbe tutti i motivi per lanciare strali su Maranello. Noi restiamo della nostra idea: se davvero i vertici erano convinti che Vettel avesse fatto l’unica cosa possibile e fosse quindi nel giusto, la mossa forte da fare era una sola e subito, non far salire entrambi i piloti sul podio in diretta TV davanti al mondo. Una presa di posizione forte e decisa, adesso qualunque azione è solo un palliativo, che rischia di gettare tutti nel ridicolo. A due settimane di distanza, da tutti, addetti ai lavori e tifosi inclusi, il grido che si alza è uno solo: “Basta!“. Sarebbe il caso di pensare a questo weekend.
Redazione MotoriNoLimits