Dopo aver accusato il colpo ieri in qualifica, oggi Lewis Hamilton si è preso la rivincita sul compagno di squadra Valtteri Bottas, vincendo il GP di Spagna,
terzo successo della stagione e quinta doppietta Mercedes in cinque gare. Passato il finlandese alla prima curva, Hamilton ha sempre mantenuto il comando, portando a casa il quarto successo in terra spagnola, il terzo consecutivo e il 78° in carriera. Ah, anche il punto del giro veloce, che è sempre meglio avere piuttosto che lasciare agli altri. Risultato: leader della classifica, con 112 punti, a 7 lunghezze da Bottas, poi Verstappen a 66 punti, Vettel a 64 e Leclerc a 57. Numeri più che eloquenti e che dicono più di tante parole.
Sul podio, identico a quello del 2018, Max Verstappen, che prosegue il suo record personale, essendo arrivato sempre davanti alle Ferrari da inizio stagione. Sebastian Vettel e Charles Leclerc hanno infatti passato il traguardo in quarta e quinta posizione, con la seconda Red Bull di Pierre Gasly 6°. Una safety car a 20 giri dalla fine, causata dall’incidente tra la McLaren di Lando Norris e la Racing Point di Lance Stroll, ha movimentato l’azione a metà gruppo, con Kevin Magnussen che è riuscito a conquistare la 7° posizione e i primi punti dall’Australia. Primo punto del 2019 per il compagno di squadra in Haas Romain Grosjean, 10°, scivolato dall’ottava posizione proprio negli ultimi giri, passato dalla McLaren di Carlos Sainz – che conferma la tradizione dei punti in in tutti i suoi GP di casa – e dalla Toro Rosso di Daniil Kvyat, nono.
Un quinto round che conferma e se possibile rafforza quanto visto nei precedenti GP, con una Mercedes più veloce e che riesce a sfruttare al meglio i pneumatici e una Ferrari che delude, in tutto il weekend, come ha sottolineato lo stesso Mattia Binotto. Indipendentemente dalla gomma spiattellata da Vettel al via e dai batti e ribatti su quale dei due piloti dovesse stare davanti, abbiamo visto anche un paio di problemi ai pitstop e un divario imbarazzante, non da Ferrari, che ha una sola fortuna in questo momento: la Red Bull che in pratica corre con una macchina sola, con un Gasly che fa bene ma non è sicuramente a livello di Verstappen. Le aspettative poi qui a Barcellona, con le novità introdotte, erano alte, anche sulla base dei test invernali.
Forse sarebbe il caso di dimenticare tutto, fare un po’ d’ordine e ripartire da Montecarlo. Intanto ci sono un paio di giorni di test in settimana, che fanno sempre comodo di questi tempi… PS: che freddezza tra Hamilton e Bottas anche oggi nel saluto all’arrivo, evidentemente anche la vittoria non ha cancellato ancora quei 6 decimi di ieri in qualifica. E chissà che cosa si dicevano Vettel e Leclerc quando parlavano fitto fitto… Wolff e Binotto hanno anche il lato umano da gestire, un aspetto non indifferente in questa F1 2019.
Barbara Premoli