Tutto pronto per il 49° GP di Spagna, che si disputa nel fine settimana al Circuit de Barcelona-Catalunya, uno dei tracciati più conosciuti dai piloti che sono soliti macinare un gran numero di chilometri sull’asfalto catalano durante le sessioni di test. La pista è un mix di curve lente e veloci: in particolare la 3 è impegnativa e mette in risalto le doti di stabilità della vettura. La parte finale, un tempo velocissima, da qualche anno è caratterizzata da una lenta chicane che immette sul lungo rettilineo del traguardo.
Il GP di Spagna, in cui la Ferrari ha vinto 12 volte, ha esordito in F1 nel 1951 e si è corso nell’arco degli anni su diversi circuiti. Il primo è stato quello di Pedralbes, a Barcellona, in cui la Ferrari si è imposta con Mike Hawthorn nel 1954. La gara è tornata in calendario nel 1968, sulla pista di Jarama. Proprio sul circuito che sorge alle porte di Madrid la Ferrari ha trionfato nel 1974: merito di Niki Lauda che, al volante della 312 B3-74, ottenne un hat trick vincendo la gara numero 50 della Ferrari in Formula 1 con pole position e giro più veloce. All’ultima volta del GP di Spagna a Jarama, nel 1981, è legata una delle pagine più speciali della carriera di Gilles Villeneuve. Il canadese, con la 126 CK, fu protagonista di una gara incredibile in cui si tenne dietro un trenino di avversari più veloci di lui in curva ma non sul rettilineo dove il motore Ferrari riusciva a tenere al sicuro la vettura numero 27 dagli attacchi. Jacques Laffite con la Ligier uscì più volte dalle curve affiancato a lui, ma sul dritto Villeneuve riusciva a rimettersi dietro il francese. L’ordine d’arrivo, alla fine, la diceva lunga su che gara fosse stata: dal primo al quinto posto, i piloti furono racchiusi in 1”240.
Il GP di Spagna è tornato in calendario nel 1986 quando si è iniziato a gareggiare a Jerez de la Frontera. La Ferrari è riuscita a iscrivere il proprio nome nell’albo della pista nel 1990 quando Alain Prost, vincendo, riaprì la lotta al titolo contro Ayrton Senna, costretto al ritiro con la McLaren. L’attuale teatro del GP è il Circuit de Barcelona-Catalunya, a Montmelò, periferia della grande città catalana. A questa pista sono legate molte vittorie della Ferrari e di Michael Schumacher. Il tedesco ha conquistato qui nel 1996 il suo primo successo con la Scuderia, quando fu padrone incontrastato sotto un autentico diluvio. Il binomio Schumacher-Ferrari ha dettato legge anche nel 2001, 2002, 2003 e 2004.
Da ricordare anche il successo di Massa nel 2007: al via la McLaren di Fernando Alonso era scattata bene e lo spagnolo aveva provato a superare il brasiliano alla prima curva. Felipe però non alzò il piede, la F2007 e la McLaren vennero a contatto e Alonso finì nella via di fuga. L’anno seguente a trionfare è stato invece Kimi Raikkonen che fece doppietta con Massa. L’ultimo successo è del 2013, ottenuto da Fernando Alonso.
Sebastian Vettel, #5: “Conosco il circuito di Barcelona-Catalunya alla perfezione, la curva 3 in salita e la 9 sono sicuramente le più divertenti. Credo che l’ultimo settore per l’aspetto che ha adesso non sia più interessante come un tempo anche se è probabilmente diventato ancora più cruciale quando si tratta di ottenere il tempo. Bisogna infatti stare attenti a non commettere errori perché è fin troppo facile rovinare le gomme in quel settore e perdere decimi preziosi. Con la Ferrari ho spesso vissuto weekend molto positivi a Barcellona, anche se ancora qui ci manca la vittoria. Speriamo che sia la volta buona per toglierci questa soddisfazione”.
Charles Leclerc, #16: “Questa pista è forse quella sulla quale è più difficile per un pilota fare la differenza. Il motivo è semplice: tutti quanti la conoscono a memoria nei più piccoli dettagli essendo la sede della grande maggioranza dei test. Ho un bel ricordo dalle prove che abbiamo svolto a febbraio anche se allora giravamo in condizioni assai diverse, con temperature molto basse di aria e asfalto. Detto questo il Circuit di Barcelona-Catalunya è un benchmark per tutti quanti: andare bene là significa avere la consapevolezza di disporre di una vettura che sarà competitiva per tutto il resto della stagione. Non vedo l’ora di calarmi nell’abitacolo della mia SF90, ma questa non è una novità!”
Mattia Binotto, Team Principal: “Siamo al GP di Spagna, una gara nella quale per consuetudine la maggior parte delle squadre porta nuovi sviluppi, quindi ci aspettiamo un miglioramento di prestazione da parte dei nostri avversari. Siamo in ritardo in campionato e sappiamo che dobbiamo recuperare, e per quanto ci riguarda è chiaro che lo sviluppo sarà la chiave di questa stagione. Dopo aver portato un nuovo pacchetto aerodinamico a Baku, anche a Barcellona avremo novità in questo ambito. Ci sarà inoltre una nuova power unit anticipando il programma iniziale che prevedeva di introdurre la seconda unità in Canada. Per questa power unit Shell, in collaborazione con il team, ha sviluppato un olio diverso che ci garantirà migliori prestazioni. Siamo riusciti a portare questi sviluppi già qui solo grazie a un gran lavoro di squadra che testimonia quanto tutto il team stia spingendo per recuperare terreno”.
Redazione MotoriNoLimits