F1 e FIA hanno lanciato l’idea e lo Strategy Group e lo Sporting Working Group hanno dato il via libera: da Melbourne sarà assegnato un punto per il giro più veloce. Quasi sempre in gara il miglior giro arriva proprio alla fine, quando i serbatoi sono praticamente vuoti e adesso il più veloce avrà un punto extra, che conta sia per il campionato Piloti sia per il Costuttori. Ma c’è una condizione per guadagnare quel punto: potranno conquistarlo solo i piloti che sono nella top 10 a fine gara. Se uno si piazza dall’11° posto in giù, non avrà il punto (tanto per aiutare i team di metà e fondo griglia…).
Il sistema dovrebbe dare una dimensione extra alla gara con i piloti nella top 10 che avranno uno scopo in più per lottare. Allo stesso modo, chi è fuori dalla top 10 avrà un incentivo in più per fare il miglior giro, impedendo a un rivale di farlo, anche se non poi non gli sarà assegnato. Per esempio se Sebastian Vettel è in testa e ha il giro veloce con Lewis Hamilton fuori dalla top 10, il pilota Mercedes potrebbe spingere per battere il tempo e quindi impedire al rivale di fare quel punto extra.
Sulla carta ci sono quindi 21 punti in più nel corso della stagione e lo scorso anno Valtteri Bottas ha vinto il DHL Fastest Lap Award conquistando ben 7 giri veloci. Non è la prima volta che la F1 offre tale premio extra. Pensate che un punto per il giro veloce venne assegnato nella prima gara del campionato del mondo e fu cos fino alla fine della stagione 1959. In quel periodo, quando i tempi sul giro erano calcolati sul decimale, il punto fu condiviso in quattro occasioni, incluso il celebre GP di Gran Bretagna 1954 quando furono 7 i piloti a condividere l’onore, con un settimo di punto a testa! Poi nel 1960 le cose cambiarono e fu deciso di assegnare quel punto al sesto classificato.
Le motivazioni sono state spiegate dal Managing Director of Motorsports Ross Brawn: “Con la FIA ci siamo impegnati a valutare idee e soluzioni che potessero migliorare lo show, mantenendo l’integrità dello sport. ABbiamo ritenuto che la reintroduzione, dopo 60 anni, di un punto al pilota che fa il miglior giro in gara vada proprio in questa direzione. Abbiamo considerato questa soluzione che rappresenta una risposta alll’indagine condotta con migliaia di fans in tutto il mondo, per diversi mesi. Quante volte abbiamo sentito i piloti chiedere via radio al team chi aveva il giro più veloce? Adesso non sarà più solo una questione di record e prestigio, ma ci sarà anche una motivazione concreta che renderà la fine della gara ancora piùù interessante. A volte per fare dei passi avanti è utile guardare al passato del nostro sport“.
Redazione MotoriNoLimits