Con i test a Barcellona ha preso il via la nuova stagione di F1. Ma che cosa cambierà con i pneumatici nel 2019? Ecco una breve guida.
Tre colori, cinque mescole
Nel 2019 ci saranno solo tre colori a ogni gara: bianco per la mescola più dura, giallo per la media e rosso per la più morbid. Ma in totale ci saranno cinque mescole disponibili nell’anno. Sono numerate dall’1 al 5, andando dalla più dura alla più morbid – ma ne vedrete solo tre in pista.
Prototipi per i test
Ci saranno anche pneumatici senza marcature: si tratta di prototipi che vedremo solo nei test per valutare potenziali sviluppi in ottica futura. Al momento si sta finalizzando un test schedule per il 2020, che quest’anno coinvolgerà tutti i team in una serie di sessioni. I dettagli di questo programma saranno resi noti a breve.
Diverse temperature e pressioni
Altra novità per il 2019 è ridurre la temperatura massima delle termocoperte al posterior di 80°C, mentre quella degli anteriori resta agli attuali 100°C. Questo aiuta il warm-up dei pneumatici anteriori e riduce anche il rischio di graining.
Battistrada ridotto
Lo scorso anno in alcune gare che avevano un asfalto nuovo è stato utilizzato un battistrada ridotto, progettato per evitare il surriscaldamento. Una riduzione simile del battistrada è stata adottata per tutti i pneumatici 2019.
Nuove intermedie e wet
Quest’anno c’è un nuovo pneumatico intermedio, progettato per coprire un ventaglio più ampio di condizioni rispetto al precedente. Questo assicura un punto di crossover più efficace sia con le slick sia con le full wet, oltre a migliori prestazioni. Anche il pneumatico full wet è completamente nuovo, con maggiore resistenza all’aquaplaning e migliore guidabilità in condizioni di pioggia intensa.
Nessun back-up da bagnato
Lo scorso anno c’erano due gamme parallele di pneumatici wet e intermedi: uno per temperature più alte e uno per quelle più basse. Quest’anno i pneumatici sono più versatili, quindi c’è solo un intermedio e un full wet per l’intera stagione.
Finestre d’utilizzo più ampie
Le finestre d’utilizzo sono un po’ più ampie quest’anno, per ridurre il rischio potenziale di surriscaldamento. Questo significa che ci sarà anche una finestra operativa più ampia.