Questa settimana in edicola potete trovare il casco 2017 di Valtteri Bottas, 11° uscita della collezione I caschi dei più grandi piloti di sempre edita da Centauria.
Il casco 1:5 di Spark è la versione utilizzata dal finlandese prima della rivoluzione grafica del 2018. Rivoluzione che, a essere sinceri, non gli ha portato molta fortuna. Il 2019 sarà un anno da dentro o fuori per #Bo77as. Il primo a saperlo è lui stesso. Dal GP di Abu Dhabi ha staccato letteralmente la spina e lo abbiamo rivisto fugacemente con un poca di barba incolta sui social in ferie con la moglie in giro per il mondo. Il finlandese è in una posizione invidiata da molti lupi affamati, il sedile della Mercedes per il 2020 è puntato da Russel e Ocon in primis.
Come dicevamo, non può sbagliare nulla. Nel 2018 è stato sfortunato a Baku e in Russia ha fatto fin troppo bene il ruolo di compagno di squadra fedele al marchio lasciando una vittoria certa a Lewis. Nel 2019 dovrà dimostrarsi all’altezza del sedile su cui macina km nei weekend di gara. Nessuno onestamente gli chiede di fare l’Hamilton, ci mancherebbe, e le gerarchie interne al team sono e saranno chiarissime sin da subito, ma se vuole guardare con tranquillità al 2020 il primo dietro a Lewis dovrà essere lui, che si è dichiarato pronto per la miglior stagione della carriera. Il suo sarà il compito più arduo di ogni altro pilota impegnato in griglia. Non può permettersi di sbagliare nulla. Dove non arriverà Hamilton è logico aspettarsi che ci arrivi lui… sempre che ovviamente il team Mercedes continui a essere la super organizzazione vista in questi anni.
Ci sarà da combattere una Ferrari mai doma. Una Red Bull che, se il motore Honda decide di funzionare, ha in Newey e Verstappen due avversari temibilissimi. Ci saranno da combattere le inevitabili voci di un Ocon pronto a prendere il suo posto a ogni errore. Ci vogliono spalle grosse e schiena diritta. Bottas non è quello del 2018 sicuramente. Ma quante tossine avrà lasciato nella sua mente il campionato 2018 lo scopriremo solo a Melbourne… Che ormai è dietro l’angolo.