I campioni del motorsport si sono ritrovati ieri sera nella Grand Hall dello storico St Petersburg Philharmonia per l’evento di consegna dei premi FIA.
L’highlight della serata è stato la consegna del trofeo del FIA Formula One World Drivers’ Championship a Lewis Hamilton. Il pilota del team Mercedes AMG Petronas F1 è entrato nella storia quest’anno, diventando il terzo pilota soltanto a conquistare cinque Titoli, eguagliano il leggendario Juan Manuel Fangio e avvicinandosi al 7 volte campione Michael Schumacher. Hamilton ha vinto 11 GP, arrivando fuori dal podio in sole tre occasioni e solo una volta fuori dai punti in 21 gare. L’inglese è stato pressato per la maggior parte della stagione da Sebastian Vettel, unico rivale al Titolo, ma quattro vittorie consecutive dopo il break di agosto l’hanno portato in vetta alla classifica e il quarto posto in Messico è bastato per consegnargli il quinto mondiale, a due round dalla fine. E il Costruttori è andato al Mercedes AMG Petronas F1 Team per la quinta volta consecutiva.
Commentando il successo del team, il team principal Mercedes Toto Wolff ha detto: “E‘ stata una stagione incredibile. Se mi è piaciuta la battaglia con la Ferrari? No, è dura. Ma se guardo indietro, rivivrei tutto. La Formula 1 è questo. E’ la massima espressione del motorsport ed è normale che i tuoi avversari siano molto forti. Alla fine rende il risultato ancora più bello“.
Nel rally, Sébastien Ogier e il co-pilota Julien Ingrassia battono il campione di F1, conquistando il sesto Titolo consecutivo nel FIA World Rally Championship. Di nuovo col team privato M-Sport e Ford, il team francese è uscito vincente dopo una battaglia epica con la Hyundai di Thierry Neuville e Nicolas Gilsoul, che è rimasta aperta fino agli ultimi stage dell’ultimo round in Australia. Ogier e Ingrassia hanno vinto tre volte nei primi quattro round, ma una metà stagione difficile ha permesso a Neuville di prendere il comando. La vittoria in Galles e il secondo posto nel penultimo round in Spagna hanno dato alla coppia M-Sport un lieve vantaggio e il quinto posto in Australia, con un incidente che ha messo fuori gioco Neuville, è bastato per conquistare il Titolo.
Sébastien Ogier ha detto: “E’ stata una stagione intensa, con la suspense fino all’ultimo momento e vincere ancora è stata una grande sensqazione. Penso che il rally del Galles sia stato la vera svolta. Mancavano tre gare ed eravamo a 23 punti dai leader. Ci serviva un bel risultato e vincere è stato molto importante, per i punti, ma anche a livello mentale. Credo che da quel momento la pressione sia passata sulle loro spalle. Tutti noi sappiamo che la psicologia ha un grande peso nello sport e noi siamo riusciti a essere più forti nell’ultima parte della stagione“.
Come per Ogier, anche il trionfo del connazionale Jean-Eric Vergne in Formula E è stata un’altra azione di forza, con il pilota del team privato TECHEETAH che ha vinto davanti a molti team ufficiali, incluso quello che ha vinto il Costruttori, Audi Sport ABT Schaeffler. La chiave per Vergne è stata la continuità. Il francese ha vinto quattro gare, ma è arrivato a punti in tutte e 12 le gare della stagione ed è questo che l’ha portato al primo Titolo in Formula E, con 54 punti. Riflettendo sulla stagione, Vergne ha detto: “Mi ha dato una grande soddisfazione e il team ha fatto un gran lavoro. Nessuno deve dimenticare che solo pochi anni fa siamo partiti da un foglio bianco. Quello che siamo riusciti a fare è assolutamente incredibile. Non abbiamo la macchina più veloce, siamo un team privato, con il budget più piccolo, è stato un gran risultato per i ragazzi del team”.
Johan Kristoffersson ha vinto per la seconda volta consecutiva nel FIA World Rallycross e il Titolo 2018 per lo svedese è ancora più significativo del primo. Nel 20017 ha vinto 7 gare ma questa volta è stato praticamente invincibile e ha mancato una sola vittoria nei 12 round del campionato. “E‘ stata una stagione incredible”, ha detto il pilota del team PSRX Volkswagen Sweden. “E’ difficile spiegare effettivamente le sensazioni. Affrontare ogni round con il target di poter lottare per la vittoria e vincerne 11 su 12 in uno sport come il Rallycross, con la competizione che c’era quest’anno, sembra impossibile, ma ci siamo riusciti!”.
Molti i premi speciali consegnati a San Pietroburgo: quello di Rookie of the Year, votato dai membri della FIA Drivers’ Commission, è andato per il secondo anno consecutivo a Charles Leclerc. Il monegasco nel 2017 aveva vinto dopo la coqnuista del Titolo in Formula 2 e questa volta è stato premiato per le sue prestazioni in F1. Con il team Alfa Romeo Sauber F1 tornato alla competitività dopo un periodo opaco, Leclerc è riuscito ad arrivare a punti in 10 gare, con il sesto posto miglior risultato dietro ai piloti dei tre top team nel GP dell’Azerbaijan. Le sue prestazioni gli sono valse il sedile da titolare in Ferrari nel 2019, accanto al quattro volte campione Sebastian Vettel.
Il premio Personality of the Year, votato da giornalisti con accredito permanente, è andato a Lewis Hamilton. Il premio Action of the Year, votato dai fans attraverso i social FIA, è andato alla stella del WRC Teemu Suninen, in azione questo weekend al Monza Rally Show, la cui epica azione per evitare un incidente praticamente certo al Rally di Finlandia è stata giudicata il momento più incredibile dell’anno.
Il team principal Mercedes Toto Wolff e il direttore non esecutivo del team Niki Lauda hanno vinto il President’s Award per l’impegno per conquistare il quinto Titolo consecutivo, risultato che fa della Mercedes il secondo team nella storia della F1 a raggiungere questo risultato, con la Ferrari che ha il record di sei, dal 1999 al 2004. Wolff ha ritirato il premio consegnato dal presidente FIA Jean Todt, con Lauda ancora convalescente dopo l’intervento.
A San Pietroburgo sono state premiate anche le star del futuro, con campioni di tutte le categorie a ritirare i loro trofei: nel FIA Formula 3 European Championship, Mick Schumacher, figlio della leggenda della F1 Michael: dopo un avvio di stagione difficile, il giovane tedesco ha chiuso con 8 vittorie, che l’hanno portato al Titolo. premiato anche George Russell, campione FIA Formula 2 che il prossimo anno debutterà in F1. Premi anche per i campioni del CIK-FIA World Karting Victor Bernier, Patrik Hájek e Lorenzo Travisanutto. L’applauso finale dell’anno è stato riservato al campione di F1 Hamilton, dopo di che è calato il sipario su un’altra stagione sensazionale, anche se fervono già i preparativi per la prossima che sicuramente ci regalerà moltissime emozioni.
Unica nota stonata di una serata come sempre perfetta e di classe, Kimi Raikkonen che ha ecceduto con l’alcool. Sui social è diventato una barzelletta, ma quelle immagini sono pietose e non hanno nulla di divertente. Se fosse ancora un pilota Ferrari – o se ci fosse ancora Sergio Marchionne – crediamo non sarebbe successo. E poi con Jean Todt, che tiene tanto e giustamente alla sicurezza e alla campagna Don’t drink and drive per non parlare della FIA Action for Road Safety, un pilota di F1 ubriaco che esempio è? D’accordo, non si sarà messo al volante – si spera! – ma pessima immagine e grande caduta di stile. Una domanda: se a Max Verstappen hanno dato due giorni di servizi sociali per due spintarelle, a un pilota bevuto durante una serata ufficiale in diretta Facebook niente? Non è un Fantozzi qualsiasi alla sagra del paese, ma un campione di F1. Non è moralismo, è regola ed esempio, aspetti cui il presidente FIA tiene moltissimo. Peccato…
Barbara Premoli