Era prevedibile che Jos Verstappen intervenisse dicendo la sua dopo quanto accaduto in Brasile. Molti hanno criticato il modo in cui il figlio Max ha spintonato Esteban Ocon dopo l’incidente in gara che gli ha fatto perdere la leadership. “Forse quello che ha fatto Max non è un bene“, ha detto Jos, che nel 2001 aveva fatto lo stesso con Juan Pablo Montoya. “Ma lo capisco. E’ stato privato della vittoria e poi Ocon se ne è stato lì davanti, con quell’espressione stupida. Non dovremmo dare più importanza alla cosa di quella che ha. I giocatori di calcio lo fanno a ogni weekend e Max è un professionista e non colpisce nessuno. Penso si sia trattenuto, ma è stato un bene che attorno a lui ci fossero delle persone“.
Da parte sua Max Verstappen dice che non è pentito di quello che ha fatto. “No. Sono solo seccato per non aver vinto“, aggiungendo che è stata la reazione di Ocon a scatenare la sua rabbia: “Io volevo solo sapere perché l’avesse fatto e lui ha fatto un grande ghigno dicendo ‘Ero più veloce di di te’. Non si è scusato, anzi ha reagito nel modo opposto. Io volevo un buon risultato per i miei meccanici, poi vedi qualcuno come quello che non si scusa nemmeno per ciò che ha fatto. Non ti aspetti di essere colpito da un doppiato e sono felice che mio padre non fosse lì“.
Secondo molti, la reazione di Verstappen è solo l’ultimo step di una lunga rivalità con il francese, che si trascina dalle categorie junior: “Non è un mio rivale in F1. Io mi concentro solo su me stesso e sulle persone che devo battere. A chi ha detto che ho bisogno di uno psicologo, che vengano è li butto fuori a calci. Ognuno sa quello che deve fare, non ho bisogno di nessuno. E comunque mio padre è un po’ come uno psicologo per me“.
Redazione MotoriNoLimits