La F1 ha ufficialmente proposto un’anteprima sulle monoposto che forse vedremo dal 2021. Ross Brawn ha dichiarato che vuole vedere i bambini riattaccare i poster delle F1 nelle loro camerette. Ora, non è il fatto di voler sempre brontolare per partito preso. Solo che, se stacco dal passato doveva essere, mi aspettavo qualcosa di diverso che delle monoposto A1 GP di 13 anni fa dopate nelle forme.
Ok sono bozzetti che, sempre da dichiarazione di Ross Brawn, verranno via via modificati, ma per ora quello che ho visto e sentito mi lascia perplesso. Si è parlato di stile e sostanza. Dello stile dubbio abbiamo detto e visto. Della sostanza invece possiamo dire che si sta cercando di rendere i sorpassi più semplici riducendo il più possibile i disturbi che le monoposto subiscono quando sono in scia una all’altra e che si introdurranno i cerchi da 18”. Questa storiella del ridurre la scia e limitare l’aerodinamica la sento ormai da 20 anni ed è come il cane che si morde la coda. Tanto che il DRS è ancora contemplato.
Per quanto riguarda la sicurezza nessun volo pindarico in avanti per sostituire l’Halo con un cupolino o qualcosa simile a quelli usati nei jet (quello sì sarebbe una figata). Consci che l’Halo fa schifo, nella presentazione, si sono limitatiti a dire che verrà integrato in un modo più appagante per l’occhio… Cioè hanno scopiazzato quello della Formula E. Alla fine di concreto non c’è assolutamente nulla. Solo tre tipologie di bozzetti e basta.
Di motorizzazioni per attirare nuove Case produttrici, se ci saranno parti standardizzate (e ce ne saranno moltissime vedrete), tipologie di gomme, freni, elettronica o altro, non si dice nulla. E siamo a fine 2018. Il 2021 con una rivoluzione tecnica imminente è praticamente domani per un mondo così sempre rivolto al futuro come la F1. Ross Brawn ha dichiarato che entro il 2019 avremo le basi e le linee guide generali definite per capire se la rivoluzione sarà effettivamente possibile. Sì, perché poi bisogna che i team siano d’accordo e rivoluzionare tutto in tempi in cui si parla di budget cap con i team alla canna del gas sarà una sfida non da poco.
Personalmente resto dell’idea che rendere bella una vettura per regolamento non ha alcun senso. Primo perché la F1 non è un monomarca. Per fortuna, grazie a Dio, ancora non lo è. Secondo perché quello che anni fa rendeva attraente la F1 era proprio la varietà di soluzioni tecniche che i team potevano sperimentare. I turbo convivevano con gli aspirati. Le sei ruote, davanti o dietro poco importa, convivevano con le quattro. C’era chi piazzava radiatori sul muso e chi sulle fiancate. C’era una libertà tecnica che invece nell’attuale mondo del motorsport manca. Manca in tutto il mondo del motorsport, dobbiamo gridarlo bello forte. A me non interessa attaccare un poster in camera di auto tutte uguali perché tanto lo decide la F1 che sono belle. Se la Formula 1 pensa basti solo questo, allora siamo messi molto, ma molto male.
Riccardo Turcato
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