Un mese dopo aver ospitato la F 1, il Red Bull Ring è teatro dell’11° round stagionale della MotoGP, il GP d’Austria. Le moto scendono in pista dal 10 al 12 agosto, a 7 giorni dal GP della Repubblica Ceca. Situato vicino all’aeroporto militare di Zeltweg, è stato rinnovato di recente per volere di Dietrich Mateschitz. Sulla nuova configurazione della pista le MotoGP hanno esordito nel 2016 e sono andate subito velocissime, girando in qualifica ad oltre 186 km/h di media sul giro. Merito delle poche curve, solo 10, e dei numerosi rettilinei concentrati nelle vicinanze del traguardo. Non tutte le curve richiedono l’uso dei freni, ma curiosamente non ce n’è nemmeno una in cui le MotoGP frenino e le monoposto di Formula 1 non lo facciano: naturalmente l’intensità è differente perché la velocità di percorrenza delle curve fra auto e moto non ha paragoni. A complicare la scelta di tempo dei piloti nelle staccate contribuiscono le frequenti ondulazioni della pista: dal punto più alto al più basso c’è infatti un dislivello di 65 metri e la discesa più ripida ha un’inclinazione del 9,3%. Secondo i tecnici Brembo che assistono il 100% dei piloti della MotoGP 2018, il Red Bull Ring rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 5, valore raggiunto anche dalle piste di Barcellona, Motegi e Sepang.
L’impegno dei freni durante il GP
Durante un intero giro i piloti della MotoGP utilizzano i freni 7 volte per un totale di 25 secondi. Come dicevamo, anche le Formula 1 frenano 7 volte ogni giro ma per un totale di appena 8,3 secondi. Solo Phillip Island ha meno frenate per giro (6) mentre anche il Sachsenring ne conta 7. Nei 28 giri di gara a Spielberg ogni MotoGP usa i freni per circa 700 secondi, cioè poco meno di 12 minuti. Il mese scorso, invece, Max Verstappen ha completato i 71 giri del GP Austria usando le pinze Brembo per solo 10 minuti. La decelerazione media sul giro della MotoGP è 1,3 g e costituisce il record del campionato: un valore altissimo se consideriamo che l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio frena da 200 km/h a 0 km/h con 1,15 g di decelerazione. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 10 quintali e mezzo: per nessuna frenata il carico è inferiore ai 4,7 kg.
Le frenate più impegnative
Delle 7 frenate del Red Bull Ring le prime 3 in successione sono altamente impegnative per i freni mentre le restanti 4 sono di media difficoltà. La più dura in assoluto è quella alla curva Castrol Edge (curva 1) perché si trova nel punto più veloce del tracciato, anche se leggermente in salita: le MotoGP arrivano a 312 km/h e frenano per 4,1 secondi per scendere a 99 km/h. I piloti subiscono una decelerazione di 1,5 g ed esercitano un carico sulla leva di 6,4 kg. In questo punto le monoposto di Formula 1 arrivano ad una velocità di poco superiore (317 km/h), hanno il vantaggio di poter entrare in curva a 144 km/h e soprattutto possono spingere al massimo sui freni senza rischio di ribaltarsi: per la frenata bastano 1,6 secondi e 46 metri, un quarto dello spazio (216 metri) di cui hanno bisogno le MotoGP. Persino maggiori sono lo spazio e il tempo di frenata delle MotoGP alla curva Rauch (curva 3), complice la strada in discesa: 251 metri e 5,2 secondi indispensabili per passare da 294 km/h a 79 km/h. La decelerazione è anche qui di 1,5 g mentre per i piloti di Formula 1 tocca i 5 g. La pressione del liquido freno Brembo HTC 64T delle MotoGP arriva a 9,8 bar mentre alla curva Castrol Edge raggiunge gli 11 bar. La curva Remus (curva 2) è invece la più lenta del tracciato con i suoi 64 km/h di velocità di ingresso. I piloti si attaccano ai freni per 5 secondi esercitando un carico di 5,8 kg sulla leva. La differenza rispetto alle quattro ruote è meno pronunciata perché i freni delle F.1 sono usati per 2,1 secondi e la velocità a fine frenata è di 79 km/h.
Prestazioni Brembo
Le moto con freni Brembo hanno vinto 10 edizioni del GP Austria: i primi 4 successi li ha ottenuti la Yamaha (3 con Eddie Lawson), seguiti da altrettante vittorie della Honda (3 di Michael Doohan). L’anno scorso, invece, ha trionfato la Ducati con Andrea Dovizioso.Valentino Rossi e Marc Marquez invece non hanno mai vinto in Austria.
Redazione MotoriNoLimits
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