Sensibilizzazione alla sicurezza dei driver, telematica di bordo, outsourcing: questi i trend di riferimento per il settore delle flotte aziendali emersi dal Barometro 2014, la ricerca di mercato condotta dal Corporate Vehicle Observatory (CVO) di Arval Italia a partire da un campione di 4.560 aziende di varie dimensioni e settori a livello internazionale, 300 delle quali italiane.
Al centro dell’interesse dei Fleet e Mobility Manager intervistati compare, in linea con i dati della ricerca 2013, il tema della sicurezza. Con una sostanziale differenza: solo un anno fa le aziende apparivano focalizzate principalmente sulle dotazioni di sicurezza a bordo veicolo. Ora, invece, gli aspetti legati all’educazione dei driver hanno conquistato un ruolo di maggior rilievo: circa un terzo degli intervistati nelle aziende di maggior dimensioni si concentra sull’educazione del driver per prevenire i rischi legati all’incidentalità stradale. La manutenzione dei veicoli è ritenuta comunque prioritaria (71% degli intervistati) per la prevenzione di tali rischi. Grande interesse anche per il tema dei costi indiretti legati all’incidentalità dei veicoli in flotta, correlati in particolare alle assenze dal lavoro e alla diminuzione della produttività aziendale e solitamente non identificabili all’interno delle voci del bilancio aziendale. Il 49% degli intervistati considera, infatti, strategico un servizio di consulenza che permetta di quantificare, all’interno del TCO (il Total Cost of Ownership della flotta), tali costi.
Sempre in discontinuità con la ricerca del 2013, il ricorso alla telematica di bordo. Cresce, infatti, la percentuale delle società che la utilizzano: il 33% delle aziende con oltre 1.000 dipendenti ha già installato scatole nere a bordo veicolo, contro il 16% rilevato nell’anno precedente sullo stesso segmento. Ma è soprattutto la motivazione che spinge le aziende ad introdurre tale strumento ad essere differente: mentre solo un anno fa il principale vantaggio era inteso come possibilità di geolocalizzare i veicoli, oggi ben il 46% dei Mobility Manager intervistati dichiara di utilizzare la telematica come strumento per migliorare la sicurezza dei propri driver.
Un altro tema importante che emerge dalla ricerca è quello dell’outsourcing. Il 59% degli intervistati ha dichiarato di ricorrervi nell’ottica di identificare possibili aree di risparmio, mentre il 45% delle aziende che compongono il campione afferma di delegare all’esterno le attività e i processi legati alla gestione della mobilità, per poter essere ancor più focalizzato sul proprio core business.
Tra i servizi innovativi di mobilità, riscuote grande interesse l’utilizzo di applicazioni “mobile” a supporto dei Driver, un servizio ritenuto strategico dal 42% dei gestori di flotte delle aziende di più grandi dimensioni. Quasi un terzo degli intervistati (27%) è, inoltre, interessato alla gestione via web delle auto condivise, sottolineando di fatto l’attenzione, via via crescente, rivolta al corporate car sharing.
In materia di veicoli a basso impatto ambientale, cresce l’utilizzo delle alimentazioni alternative, metano e GPL in particolare, utilizzate rispettivamente nel 27% e 16% delle aziende con oltre 100 dipendenti.
“Il Barometro delle Flotte Aziendali si conferma una ricerca di fondamentale importanza per comprendere le scelte delle aziende in tema di mobilità – dichiara Andrea Solari, Direttore del Corporate Vehicle Observatory di Arval Italia – fornendo ai decision maker informazioni e tendenze utili ad interpretare il mercato e a definire le strategia di mobilità aziendali. Tali informazioni costituiscono la base conoscitiva su cui poggia il piano di ricerca definito dal CVO per il 2014: telematica, sicurezza stradale, smart mobility, alimentazioni alternative sono, infatti, alcune delle tematiche emerse dal Barometro 2014 che verranno ulteriormente approfondite con studi ad hoc nel corso dell’anno”.