Sarà la Toyota TS050 HYBRID #8 di Kazuki Nakajima, Sebastien Buemi e Fernando Alonso a scattare dalla pole nell’86° edizione della 24 Ore di Le Mans, con la #7 al secondo posto a monopolizzare la prima fila.
Nakajima, che nella prima sessione di mercoledì aveva fatto il tempo 3m17.270s, ha battuto il suo miglior tempo di quasi 2 secondi nel suo primo giro lanciato nell’ultima parte delle qualifiche di giovedì sera. Un giro di meno di 6 decimi più lento di quello record di Kamui Kobayashi, 3m14.791s del 2017, stabilito in condizioni meteo migliori rispetto a quelle odierno, con cielo coperto e leggera pioggia nella parte finale delle qualifiche.
I miglioramenti di entrambe le Rebellion a inizio dell’ultima sessione sembravano aver assicurato la seconda fila al team privato, ma poi il tempo della #3 è stato cancellato. Thomas Laurent ha girato con la R-13 di 0.875s più lento della seconda Toyota, ma quel giro è stato uno dei numerosi cancellati dai commisari dopo la fine della sessione, dato che Laurent non ha rispettato la luce dello scrutineering nella pitlane.
Paul-Loup Chatin ha fatto la pole nella LMP2 con il team IDEC Sport dopo che alla ORECA del team DS Racing è stato tolto il tempo per non essersi fermato al controllo dello scrutineering. Il tempo di Chatin di 3m24.842s era stato battuto dal vincitore 2013 Loic Duval sulla TDS #28, quarta dopo la penalità. Chatin ha anche fatto un nuovo record LMP2 a Le Mans, poco meno di mezzo secondo più veloce della pole 2017 di Alex Lynn.
Pole della Porsche in GTE Pro grazie al tempo di 3m47.504s fatto mercoledì sera da Gianmaria Bruni e rimasto imbattuto nelle due sessioni del giovedì. Invariati i primi tre in classifica, con la Porsche 911 RSR #91 davanti alla sorella #92 e alla migliore delle Ford GT Ganassi, la #66. Alessandro Pier Guidi ha portato la Ferrari 488 GTE #51 in quarta posizione grazie al tempo di 3m49.494s, relegando la Ford #68 in quinta posizione e impedendo alla Casa dell’Ovale Blu di monopolizzare la seconda fila.
Barbara Premoli