Gli assenti hanno sempre torto. È bene ricordarlo. Se ci troviamo con solo un team nella classe regina LMP1 ibrida a lottare per la vittoria finale della classica francese di questo fine settimana, la colpa non è certo di Toyota. La 24 Ore di Le Mans è una gara strana, dove puoi pianificare tutto al meglio ma alla fine decide sempre lei chi vince. A Le Mans non si parte mai vincenti, guai a essere così presuntuosi, ma nemmeno mai sconfitti.
La vittoria finale per Toyota non può essere data per scontata anche se, detto tra noi, comunque è molto certa. La presenza di Fernando Alonso sarà un motivo di valore aggiunto ma anche di pressione elevata, visto che gli occhi sono tutti su di lui e sulla sua ricerca ossessiva della triple crown per dimostrare di essere il pilota piu completo al mondo dopo che in F1, al netto delle sue scelte, ha raccolto meno di quello che avrebbe meritato, specialmente negli ultimi anni. Toyota si troverà a gestire tutto questo: la ricerca della vittoria che le sfugge da sempre, la voglia di Nando di vincere e la paura di fallire clamorosamente.
Personalmente penso però che la mancanza di un vero rivale in pista si farà sentire perché in precedenza i nipponici hanno mancato la vittoria in modo clamoroso. Se penso alla titanica lotta tra Peugeot e Audi, la Casa francese potrà sempre dire di aver vinto contro Audi in pista anche se solo una volta. Anche Audi correva da sola o comunque aveva diverse auto del team a farsi la guerra in gara, ma con l’arrivo delle rivali ha dimostrato di continuare a vincere. A Toyota questo mancherà, inutile negarlo. È solo un mio pensiero. Ho sentito dire da un protagonista di Le Mans che poi alla fine il tempo lascerà scalfito il nome del vincitore e basta nel libro della memoria per i posteri ed è quello che conta. Perché vincere Le Mans non è mai scontato…. il bello di questa corsa che spinge mezzi e uomini oltre i propri limiti.
Riccardo Turcato