Andrea Dovizioso, Johann Zarco e Andrea Iannone speravano in un esito ben diverso nel GP di Francia, ma tutti hanno chiuso il weekend a Le Mans con una caduta e un ritiro.
Per il #4 Ducati, dopo l’entusiasmo per il rinnovo del contratto, l’obiettivo era recuperare il terreno perso a Jerez, ma la sua gara si si è chiusa alla curva 6, dopo aver perso l’anteriore e adesso si ritrova a 49 punti dal leader Marc Marquez.
Andrea Dovizioso: “È stato un errore che normalmente non faccio. Peccato, quando sei il più veloce in pista e puoi fare la strategia è dura accettare una conclusione così. Mi dispiace molto, abbiamo lavorato per tutto il fine settimana in modo divino, lo hanno dimostrato i piloti i due piloti Pramac. In questo momento non ha senso parlare di classifica ma stiamo dimostrando di essere veloci, sempre. Penso che adesso sia più difficile ma non è impossibile”.
Grande la delusione di Zarco per il ritiro proprio davanti al pubblico di casa e dopo aver fatto la pole. Quella che era la migliore Yamaha è uscita di scena alla curva 8. Johann Zarco: “Provare a superare Lorenzo era quasi impossibile. Ho perso troppo tempo. Poi ho spinto per stare vicino a Marquez e ho fatto un errore in quella curva, sono entrato troppo forte, il serbatoio era pieno e ho provato a salvare ma era troppo tardi. Un peccato, era la mia gara di casa, tutto il pubblico era pronto a incitarmi ma ogni giorno mi sento più vicino alla vittoria”.
Per Iannone l’ottimismo era notevole, dopo i due podi consecutivi e le buone qualifiche. Ma la gara è finita prestissimo, sempre alla curva 8. Andrea Iannone: “È una giornata molto difficile da mettersi alla spalle. Sono dispiaciuto e avevo un potenziale ben diverso. La gara è stata segnata da altre cadute e, vedendo come andata, con il nostro passo avremmo potuto salire sul podio. Stiamo capendo che cosa sia accaduto perché non stavo spingendo ed ero in una situazione tranquilla. Ora dobbiamo lavorare perché il punto dove siamo è buono”.
Appuntamento tra due settimane al Mugello.
Redazione MotoriNoLimits