Tre posti in meno sulla griglia per Daniel Ricciardo nella sua gara di casa, per non aver rispettato una bandiera rossa, per rimozione di detriti in pista, nelle seconde libere. Il pilota della Red Bull non è riuscito a rimanere al di sopra del tempo minimo stabilito dalla FIA ECU nel penultimo e ultimo settore e perderà quindi tre posizioni e due punti. Secondo i commissari la penalità è stata più leggera del previsto, perché Ricciardo ha comunque rallentato, non creando problemi. Secondo quanto si legge nel report:
“Ricciardo ha rallentato a 175 km/h alla curva 12 ed è stato costantemente e significativamente più lento nele ultime tre curve, a indicare che stava rispettando quanto richiesto dall’appendice H del regolamento sportivo. Ma ha ammesso un errore di lettura degli strumenti ed è stato leggermente al di sotto del tempo minimo. Come da art. 31.6 aggiunto quest’anno per assicurare che i piloti rallentino sufficientemente durante una bandiera rossa, cosa estremamente severa. Ma, qieuesto caso, i commissari hanno constatao che il pilota ha rallentato in modo significativo, in modo da non creare problema alcuno, da qui la penalità più leggera del solito, con tre posizioni in griglia e due punti di penalità“.
Insomma, pronti, partenza, via subito con le penalità e soprattutto le interpretazioni del regolamento: un controsenso leggere “ha sbagliato, ma non ha causato problemi“. Cosa che contrasta ancora di più se si pensa a quanto accaduto tra i due finlandesi Raikkonen e Bottas alla curva 3, con quest’ultimo costretto a uscire di pista, ma per una manovra non intenzionale, quindi nessuna penalità. Come si suol dire, “non capisco ma mi adeguo”.
Barbara Premoli