Sean Bratches difende i programmi di Liberty Media sulla copertura Internet della F1, allontanando così lo sport dalla TV gratuita e in chiaro. Il trend è quello di fare nuovi accordi commerciali con pay-TV, con solo poche gare trasmesse in chiaro e in modo gratuito. Secondo il responsabile commerciale della F1, Liberty è concentrata sul futuro digitale: “Abbiamo programmato il rilancio della nostra piattaforma digitale“, ha detto ad Auto Motor und Sport. “Oggi ci costa solo soldi. I fans non possono scaricare contenuti esclusivi. Questo cambierà: introdurremo un’offerta di diretta streaming per contenuti in diretta e non. E gli appassionati potranno accedere ai dati direttamente dalle macchine. Alcuni saranno gratuiti, altri, per i veri fans, saranno a pagamento“.
In passato l’ex-boss della F1 Bernie Ecclestone non aveva sfruttato Internet, sostenendo che i diritti TV dovessero restare esclusivi. Ma Bratches non è della stessa idea: “Il mercato ha dimostrato che entrambe le cose possono essere fatte simultaneamente. Altri sport sono già molto più avanti. Non trascuriamo i partner televisivi. Quest’anno offriremo una nuova piattaforma grafica per la TV che presenta contenuti in modo molto più consumer friendly“.
Per quanto riguarda la controversa copertura TV gratuita, ha spiegato: “La TV gratuita significa audience, ma i soldi vengono dalla pay TV. In modo ideale, il 25/30 delle gare dovrebbero essere in chiaro e il resto a pagamento. Funziona così in Francia e in altri Paesi, ma ce ne sono alcuni in cui non dovremmo ancora passare a questo modello“. E come si sa, tra i Paesi che rischiano di non avere più la F1 in chiaro – almeno sulla TV di Stato, la Rai – purtroppo c’è proprio l’Italia. E noi continuiamo a insistere su un punto: come si regolerà Sky se davvero trasmetterà alcuni GP in chiaro su TV8? Che scusa avranno per continuare a far pagare la stessa cifra agli abbonati? Cornuti e mazziati? Ma anche no… Il punto è che nessuno finora dice niente di ufficiale. I giorni passano, Melbourne si avvicina e non sappiamo come, quando e dove vedremo il campionato di F1 2018. Ma tanto l’audience e il pubblico non contano, contano solo i soldi, come avete letto.
Redazione MotoriNoLimits