Il 4 dicembre a Parigi la FIA ha inagurato la nuova FIA Hall of Fame alla presenza di nove campioni del mondo – Sir Jackie Stewart, Mario Andretti, Alain Prost, Nigel Mansell, Damon Hill, Jacques Villeneuve, Fernando Alonso, Sebastian Vettel e Nico Rosberg – che hanno rappresentato tutti i 33 vincitori del titolo più prestigioso del motorsport.
Jean Todt presidente FIA: “La FIA Hall of Fame è stata creata per evidenziare i valori che caratterizzano il motorsport e i campioni che sono stati e sono esempi dei valori della FIA di impegno, integrità, rispetto e sportività. Questo è il primo passo di un progetto ambizioso: la FIA Hall of Fame si allargherà presto al quartier generale FIA a Ginevra e altri campioni e altre discipline entreranno a farne parte nei prossimi anni. In questo modo celebriamo tutti i campioni FIA che hanno fatto e continuano a rendere così incredibilmente ricca e carica di ispirazione la storia del motorsport”.
La cerimonia, che si è svolta nella biblioteca dell’ACF, dove negli anni 40 furono scritti i primi regolamenti della F1, ha incluso per cominicrae i 17 campioni con un solo titolo, a partire dal primo in assoluto, il vincitore del 1950 Giuseppe Farina per finire con quello del 2016 Nico Rosberg. Tra questi anche il campione 1992 Nigel Mansell che ha detto: “Voglio ringraziare la FIA per averci regalato questa serata, è un evento speciale, e voglio congratularmi con tutti gli altri piloti, tutti incredibili“.
Damon Hill, che nel 1996 seguì le orme del papà due volte campione Graham ha aggiunto: “E’ stato molto difficile convincermi che ero diventato campione ed è un onore essere incluso in questa lista. Si vedono certi nomi come quelli di Mario Andretti, Nigel Mansell, Alain Prost e Sir Jackie Stewart ed è difficile credere di far parte del loro gruppo. Quindi congratuulazioni alla FIA per aver creato la Hall of Fame e grazie per avermi incluso”.
La cerimonia ha poi celebrato i due e tre volte campioni, tra cui il vincitore 2005 e 2006 Fernando Alonso che ha commentato: “Sono molto onorato di essere qui con questi amici. Tutti loro mi hanno ispirato per diventare un pilota di F1, hanno ispirato tutti i bambini della mia generazione, quindi sono molto onorato. Sto provando altre serie tentando di imitare alcuni dei miei idoli di quando ero bambino. La Indy 500 quest’anno, forse Le Mans in futuro. Il presidente Todt ha detto che la Hall of Fame includerà l’endurance nel 2019, quindi ho due anni!”.
All’esterno della FIA sono state esposte la Renault R25 del 2005 di Alonso, l’Alfa Romeo 158 di Nino Farina, la Ferrari 156 di Phil Hill, la Lotus Climax 25 di Jim Clark, la McLaren MP4/5 di Ayrton Senna e la Ferrari F1-2000 di Michael Schumacher. Dopo aver onorato i tre volte campioni come Sir Jackie Stewart e Sir Jack Brabham, si è passati ai quattro volte iridati Alain Prost, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton per poi ricordare il cinque volte campione Juan Manuel Fangio.
Sebastian Vettel, vincitore dal 2010 al 2013, ha detto: “Incredibile vedere tutti questi nomi, ovviamento molti di loro li conosco per quello che ho letto, visto, ma penso sia una grande idea. C’è così tanta storia nello sport, quindi è ancora vivo e grazie a eventi come quello di stasera continuerà. Amo correre ma invecchiando cambi il modo di pensare ed eventi come questo sono più apprezzati“.
Infine è stata la volta del pilota di maggior successo nello sport, il sette volte campione Michael Schumacher, con la manager Sabine Kehm che ha ritirato il riconoscimento per lui: “Sappiamo tutti che qui dovrebbe esserci Michael e sono assolutamente sicura che vorrebbe essere qui. Ha sempre avuto il massimo rispetto per tutti quelli che sono presenti in questa sala e sarebbe molto onorato. Quello che rendeva Michael così speciale, quello che l’ha reso un pilota di tale successo, come tutti i presenti, sono stati l’amore e la passione per questo sport“.
L’inaugurazione ha anche visto il lancio del sito FIA Hall of Fame, che celebra i successi dei piloti che ne fanno parte, per ispirare le leggende del futuro. La FIA Hall of Fame è stata creata dallo studio di architetti Wilmotte and Associates, e sarà aperta al pubblico su prenotazione. Tutte le informazioni saranno pubblicate a breve sullo stesso sito ufficiale: non dimenticatevi, alla prima occasione in cui andrete a Parigi è sicuramente un posto da visitare.
Barbara Premoli