Lo straordinario record stabilito lo scorso mese di giugno è impresso nella memoria di tutti. Sono bastati solo 8’13’’878 per risvegliare in Peugeot tutte le sensazioni offerte dalla vittoria. Dopo una tale dimostrazione di potenza sulle strade ripide e insidiose di Pikes Peak, la squadra Peugeot Sport non poteva accontentarsi di quest’unica impresa. Doveva alimentare il suo spirito competitivo cimentandosi in nuove sfide. E lo ha fatto.
Sulla scia dell’intensa avventura vissuta in Colorado, a 4301 metri di altitudine, Peugeot Sport, Red Bull e Total si lanciano verso i grandi spazi di un’altra natura. Quelli che costituiscono lo sfondo del più impegnativo dei rally raid: la Dakar. Per la squadra francese è quasi un ritorno alle origini, perché ha già trionfato quattro volte in questa gara tra il 1987 e il 1990 con le mitiche 205 T16 Grand Raid e 405 T16 Grand Raid, scrivendo una parte della leggenda di questa disciplina.
Certo, nel frattempo, le dune africane hanno lasciato il posto alle piste del Sud America, altrettanto impegnative per gli uomini e la meccanica. Su questi percorsi, 25 anni dopo la sua ultima partecipazione, il Team Peugeot Total accetterà la sfida di partire, dal prossimo gennaio, con una nuova arma, la 2008 DKR. Dopo uno sprint di 20 km su strada asfaltata, le forze vive di Peugeot Sport, la cui polivalenza è già stata messa alla prova in passato, dovranno affrontare una maratona di due settimane e di 10 000 km su terreni diversi.
Questo è un programma pluriennale e se la Dakar rimane comunque prioritaria, Peugeot parteciperà ad altre gare per prepararsi al meglio. Carlos Sainz e Cyril Despres saranno le due punte di diamante della squadra.
Carlos Sainz, che ha vinto nel 2010, metterà a disposizione tutta la sua esperienza e la sua competenza nella messa a punto della vettura, mentre il punto di riferimento del motociclismo.
Cyril Despres, cinque volte vincitore in moto, ha scelto Peugeot per iniziare una nuova carriera passando dalle due alle quattro ruote.
In attesa del gennaio prossimo, questi due piloti sono già impazienti di scoprire la nuova belva, che sarà sviluppata dalla stessa equipe che ha sviluppato la 208 Pikes Peak. Appuntamento al Salone di Pechino, il 20 aprile prossimo, per saperne di più su questa leonessa.
Quattro domande a Maxime Picat, Direttore Generale Peugeot
Che cosa motiva questo ritorno di Peugeot alla Dakar?
“E’ chiaramente legato alla vittoria che abbiamo ottenuto l’anno scorso a Pikes Peak. Abbiamo vissuto un momento fortissimo in quell’occasione. Abbiamo avuto la possibilità di dimostrare al mondo tutte le capacità della squadra Peugeot Sport alleata a Total e Red Bull. Questa vittoria ci ha messo le ali e ci ha spinto a impegnarci insieme in una nuova tappa nelle competizioni. Abbiamo deciso di ampliare il nostro impegno nelle competizioni. Da qui il ritorno alla Dakar”.
L’approccio di Peugeot alla Dakar vuole essere ambizioso come quello dell’operazione Pikes Peak?
“Siamo riusciti nella nostra impresa a Pikes Peak associando un pilota eccezionale, una squadra tecnica straordinaria e una vettura ai massimi livelli. Torniamo alla Dakar con tante ambizioni e vogliamo mostrare di nuovo una squadra con tutti i talenti e le competenze necessarie. Il nostro approccio sta nel mettere insieme tutti questi elementi per l’anno prossimo. Per la Dakar abbiamo una strategia più a lungo termine rispetto a Pikes Peak. Saremo presenti per diversi anni. Sappiamo che è una gara difficile, ma punteremo comunque alla vittoria già il primo anno, nel 2015”.
La Dakar ha un valore particolare per Peugeot?
“Siamo molto contenti di ritornare a correre la Dakar perchè questa competizione ha grandi ricadute in tutto il mondo. La gara è molto conosciuta in Europa, ma anche in mercati importanti come il Sud America o la Cina. Si disputa in Sud America, e soprattutto in Argentina, in cui abbiamo una posizione forte e una lunga storia”.
Perché la scelta della 2008?
“La 2008 è un’ambasciatrice della nostra immagine in tutti i continenti. E’ l’ultima nata tra i Crossover, è commercializzata con successo in Europa e sarà lanciata in Cina e in America Latina nel 2015. Pertanto la 2008 DKR era una predestinata”.
Tre domande a Bruno Famin, direttore di Peugeot Sport
Peugeot Sport si è costruita un superbo palmares nella Dakar. È un capitale sul quale il gruppo può appoggiarsi per raccogliere questa nuova sfida?
“Molte cose sono cambiate nella Dakar in venticinque anni. Tuttavia, il modo di concepire un’automobile è sempre lo stesso. Abbiamo ancora un certo numero di dati di quest’epoca che possiamo riutilizzare. E soprattutto, abbiamo accumulato un’esperienza enorme nella concezione di auto da rally. Anche se rally e rally-raid si differenziano un po’, l’approccio ed il “know-how” sono esattamente gli stessi. E questo “know-how”, lo abbiamo.
Con quali criteri avete scelto i piloti?
“Innanzitutto, siamo molto fieri di potere contare su due immensi talenti come Carlos e Cyril. Hanno profili molto complementari. Da un lato, Carlos ha un palmares incredibile ed è considerato un finalizzatore. Ovunque sia passato, ha contribuito a fare automobili vincenti. La sua esperienza sarà una plus per la squadra. Il suo entusiasmo e il suo desiderio di vincere sono altrettanto straordinari. Dall’altro lato, abbiamo Cyril che ha anche un palmares impressionante nel mondo delle moto e che scoprirà quello delle auto. Con l’ottima intesa che si è subito creata tra questi due piloti, sono sicuro che Cyril sarà rapidamente competitivo.”
Come ha reagito il personale di Peugeot sport a questo ritorno?
“La reazione della squadra Peugeot Sport è stata molto buona. Già, l’annuncio di un programma a medio termine è un eccellente notizia dopo gli anni difficili come quelli che abbiamo conosciuto recentemente. Inoltre, Dakar è parte integrante della storia di Peugeot e tutti sono molto fieri di essere nuovamente coinvolti in questo programma. Del resto, abbiamo ancora alcuni membri della squadra che avevano partecipato a quest’avventura. Uno di loro lavora proprio su questo progetto. ”
Tre domande a Carlos Sainz
Cosa ti ha convinto ad unirti a Peugeot ?
“E’ un marchio contro il quale ho combattuto spesso. Così, nel corso degli anni ho potuto constatare che è una squadra veramente appassionata delle competizioni e che quando decide di fare qualcosa nel motorsport, s’impegna al 100% . Condivido questa filosofia. Dato il mio attaccamento alla Dakar, è chiaro che se Peugeot ritorna in questa gara e mi dà l’opportunità di essere parte dell’avventura, non posso certo resistere a un tale richiamo”.
• Peugeot non ha disputato la Dakar per 25 anni, pensi che questo sia un handicap ?
“Non credo, perché Peugeot non ha mai smesso di costruire vetture da competizione al più alto livello, sia nei rally o nell’endurance – e anche oggi, come dimostra la 208 T16 da Rally. Da parte mia, ho già vinto la Dakar. Porterò tutta la mia esperienza di questa manifestazione che ho corso con le quattro ruote motrici e con le due ruote motrici. Noi siamo pronti per la sfida”.
Pensi che la squadra possa essere competitiva rapidamente?
“Nel motorsport nulla è mai sicuro. Oggi il livello della Dakar è molto elevato. Vincere non è facile. Tuttavia, sono molto fiducioso perché sento la squadra molto motivata. Lavoreremo duro per cercare di vincere . Non abbiamo molto tempo prima della nostra prima partecipazione, ma sono fiducioso”.
Carlos Sainz in breve
Nato 12 aprile 1962 a Madrid. Vive a Madrid.
• 1 vittoria alla Dakar ( 2010)
• sette partecipazioni alla Dakar: 1 vittoria , 1 terzo posto ( 2011) , 1 nono posto ( 2007) , un 11° posto nel 2006, tre ritiri (2009 , 2013 , 2014)
• Vincitore della Coppa del Mondo rally-raid nel 2007
• Due volte campione del mondo rally (1990, 1992), quattro volte vice-campione del mondo
• 26 vittorie nel Campionato del mondo rally
Tre domande a Cyril Despres
Come motociclista hai una carriera ricca di successi, tra cui cinque vittorie alla Dakar . Perché hai deciso di passare alle quattro ruote ?
” L’idea è nata in modo naturale. Quando si disputa una Dakar con una moto, ci si ritrova a passare una decina di ore da soli in sella e quindi si ha tempo per pensare. Durante l’ultima Dakar, è scattato qualcosa. Fortunatamente, Peugeot e Red Bull mi hanno offerto questa incredibile opportunità. Sono molto fiero . Non mi sono fatto tante domande. Per me è un sogno che si avvera e l’inizio di una nuova vita” .
Come ti avvicini a questa nuova sfida ?
“Sono consapevole che ho la grande opportunità di entrare nel mondo dell’auto dalla porta principale, in un team competitivo e professionale come quello Peugeot. Non sono sicuro che avrei fatto questo salto con un’altra squadra . Ho ancora in mente le immagini delle Peugeot che vincevano la Dakar, quando ero un bambino … Sono così ansioso di salire in macchina ora che è il mio turno! “
Altri motociclisti sono passati alle quattro ruote. Qual è la tua ambizione?
“Il mio obiettivo è prima di tutto imparare ed aiutare. In una squadra come Peugeot e con un compagno di squadra come Carlos Sainz, io voglio solo migliorare . E ‘ motivante . Voglio davvero imparare a gestire e guidare queste vetture e come lavorare con un co-pilota. Condividere così tanto tempo con un navigatore sarà un’esperienza diversa, perché sono abituato ad essere solo in gara da oltre 15 anni!”
Cyril Despres in breve
Nato il 24 gennaio 1974 a Fontainebleau (F). Vive ad Andorra.
• 5 vittorie alla Dakar categoria moto: 2005, 2007 , 2010, 2012 e 2013
• 14 partecipazioni in moto alla Dakar: 5 vittorie, 3 secondi posti (2006 , 2009 , 2011 ) , un terzo posto (2004 ), due volte quarto (2003 e 2014 ), una volta tredicesimo ( 2001) , una volta sedicesimo (2000 ), un ritiro ( 2002)
• Campione del mondo rally tout terrain 2003
• Campione del mondo enduro a squadre nel 2001