E’ del pilota #Mercedes Lewis #Hamilton la pole nel #BritishGP (1.26.600), risultato con cui eguaglia le 5 record di Jim Clark nel GP di Gran Bretagna,
portando il suo totale a 67, a una sola da quelle di Michael Schumacher. Alle spalle di Hamilton, la Ferrari di Kimi Raikkonen (a 0.547s, il gap maggiore tra P1 e P2 in questa stagione). Una pole rimasta per un po’ in sospeso e poi confermata, visto che Hamilton era stato messo under investigation per aver creato impedimento alla Haas di Romain Grosjean nel Q3. Visto l’entusiasmo con cui i fans hanno affollato Silverstone hanno accolto la pole, se i commissari gliel’avessero tolta non avremmo voluto essere in Charlie Whiting…
Terzo il leader del campionato Sebastian Vettel davanti alla Mercedes di Valtteri Bottas che ha avuto un bloccaggio nell’ultimo run in Q3 e che domani perderà 5 posizioni per sostituzione del cambio. Quinta la Red Bull di Max Verstappen, mentre Daniel Ricciardo è rimasto fermo in pista nel Q1 (quando era in testa) per un sospetto problema al turbo, ma anche lui avrebbe perso 5 posizioni come Bottas per sostituzione cambio. Ottimo sesto posto per la Renault e Nico Hulkenberg, davanti alle Force India (sempre in coppia) di Sergio Perez ed Esteban Ocon, con la McLaren di Stoffel Vandoorne e la Haas di Grosjean a chiudere la top 10.
Le qualifiche sono iniziate sul bagnato con tutti i piloti sulle intermedie, ma la pista si è asciugata rapidamente, consentendo a Ocon e Alonso di montare le slick per l’ultimo run, con lo spagnolo che ha chiuso in P1 con un tempo di 1.37.598, cosa che non accadeva dal GP d’India 2013. Tutti sulle slick per il Q2, cui hanno preso parte la Renault di Jolyon Palmer, la Toro Rosso di Daniil Kvyat, la McLaren di Fernando Alonso, Carlos Sainz sulla seconda Toro Rosso e la Williams di Felipe Massa. Purtroppo per Alonso domani sarà comunque ultima fila, viste le 30 penalità per la sostituzione di tutto il sostituibile sulla power unit Honda.
Bottas è stato l’unico pilota a passare al Q3 su soft invece delle supersoft usate da tutti i colleghi, per cui sarà l’unico nella top 10 a prendere il via della gara con la gomma più durevole. Nel Q1 anche una bandiera rossa, per permettere la rimozione della Red Bull di Ricciardo, escluso con la Williams di Lance Stroll, la Haas di Kevin Magnussen e le Sauber di Pascal Wehrlein e Marcus Ericsson.
Come diceva Bernie Ecclestone, oggi abbiamo avuto la prova che sul bagnato ci si diverte di più e poi abbiamo visto in azione per la prima volta in qualifica nel 2017 le intermedie.
Avremmo una richiesta da fare: che ci togliessero i team radio quando i bambini piagnucolano invocando l’intervento di Charlie Whiting, ormai sembra diventato un vizio che fa venire il latte alle ginocchia, dato che i piloti dovrebbero ancora essere i cavalieri del rischio (chissà come li prenderebbe volentieri a pedate nel sedere Enzo Ferrari!).
E, dopo il grande show di mercoledì nel centro di Londra, gli americani ne hanno studiata un’altra per questo sabato: le prime tre monoposto si sono fermate sul rettilineo principale per le interviste post-qualifiche, oggi condotte da due miti della F1 britannica e non solo: Jenson Button e David Coulthard. A tutti i cercatori di polemiche inutili e ai piromani da tastiera, Vettel e Hamilton si sono dati la mano e si sono complimentati anche oggi, prima di arrivare davanti alle telecamere, spontaneamente e senza che nessuno glielo chiedesse. Andiamo a sensazione: domani ci aspetta una gran bella gara…
Barbara Premoli