Il GP di Azerbaijan è stato contraddistinto da numerose safety car e da una sosta prolungata per bandiera rossa prima di metà gara, per consentire la rimozione di detriti in pista causati da incidenti. Ciò significa che non è stato possibile attuare la strategia a sosta unica che sarebbe stata scelta da tutti i piloti di testa, con i team che hanno dovuto far fronte a circostanze in continua evoluzione. Quasi tutti i piloti hanno cambiato pneumatici una prima volta sotto safety car al 13° giro. Al 22° giro, in regime di bandiera rossa, nuovo cambio di pneumatici: la gara è ripartita con uno sprint di 29 giri, dove tutti i piloti hanno usato supersoft per arrivare al traguardo. Daniel Ricciardo ha saputo approfittare della situazione per vincere la gara. Ottima performance per Valtteri Bottas, che è riuscito a rimontare dall’ultima posizione fino ad arrivare secondo, anche lui con gomme supersoft per quasi tutto il GP.
MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING “È stata una gara imprevedibile e ricca di colpi di scena, nella quale la migliore strategia è stata quella di reagire alle circostanze piuttosto che seguire i piani. I pneumatici supersoft hanno dato prova di essere resistenti e performanti, come dimostrato dal nuovo giro record in gara, oltre tre secondi più veloce rispetto allo scorso anno”.
LA PREVISIONE PIRELLI L’ipotesi di una strategia a sosta unica è stata scartata non appena la gara è stata interrotta: alcuni piloti avevano già impostato la propria gara su un solo pitstop, fermandosi in regime di safety car al 13° giro. Con una scelta libera di pneumatici per la seconda metà di gara, tutti i piloti hanno utilizzato supersoft fino alla fine, con la strategia che è diventata a due pit-stop. Ricciardo ha seguito una strategia leggermente diversa: è partito su supersoft, ha cambiato con le soft già al sesto giro a causa di problemi tecnici rientrando in 16ª posizione e optando poi, come tutti, per pneumatici supersoft dopo la bandiera rossa.
Redazione MotoriNoLimits