Per la Ferrari l’85° edizione della 24 Ore di Le Mans va in archivio con una tripletta, un quinto posto e due delusioni nelle due classi GT.
GTE-Am. Il successo, per il terzo anno consecutivo, è arrivato nella classe GTE-Am dove la 488 GTE ha letteralmente dominato. A vincere, con un giro di vantaggio su tutti, è stata la vettura di JMW Motorsport, team inglese all’esordio con la nuova berlinetta, guidata da Robert Smith, Dries Vanthoor e Will Stevens. Al secondo posto si sono piazzati Marco Cioci, Duncan Cameron e Aaron Scott con la 488 GTE numero 55 di Spirit of Race, mentre al terzo posto si sono piazzati i vincitori 2016, Bill Sweedler e Townsend Bell, insieme a Cooper MacNeil sulla 488 GTE del team Scuderia Corsa.
GTE-Pro. Le cose sono andate meno bene nella classe GTE-Pro dove solo la 488 GTE numero 71 del team AF Corse ha conquistato un piazzamento a punti giungendo quinta con Davide Rigon, Sam Bird e Miguel Molina. Poca fortuna invece per la vettura numero 51 di James Calado, Alessandro Pier Guidi e Michele Rugolo, tagliata fuori da un’incomprensione con un doppiato che ne ha messo ko un radiatore, e per la 488 numero 82 del team Risi Competizione di Toni Vilander, Giancarlo Fisichella e Pierre Kaffer, che è stata centrata e messa fuori uso da una manovra folle di Mathieu Vaxiviere sull’Oreca del team TDS Racing. La vittoria di classe è andata all’Aston Martin di Turner-Adam-Serra, quella assoluta alla Porsche numero 2 di Bernhard-Bamberg-Hartley.
Antonello Coletta, responsabile Ferrari Competizioni GT: “Quella del 2017 è stata un’edizione della 24 Ore di Le Mans con alti e bassi per la Ferrari. Partendo dalle cose negative, non possiamo non essere rammaricati dai due incidenti che hanno condizionato
le prestazioni di altrettante vetture nella classe GTE-Pro. La 488 GTE di Risi Competizione è stata colpita da un prototipo nelle prime fasi di gara e ha riportato danni irreparabili, mentre nelle prime ore del mattino un’incomprensione con un doppiato ha portato James Calado a danneggiare la vettura numero 51 di AF Corse. La sostituzione del radiatore ha richiesto una sosta al box di 20 giri e così l’equipaggio è uscito dai giochi per la vittoria. A marcare punti importanti è dunque rimasta solo la 488 numero 71 di Davide Rigon, Miguel Molina e Sam Bird. Siamo invece molto soddisfatti per il risultato della classe GTE Am dove la Ferrari era la marca più presente e dove le 488 GTE hanno monopolizzato tutti e tre i gradini del podio. È un risultato che assume ancora più valore per il fatto che le vetture sul podio rappresentano tre team differenti e tre diverse aree di provenienza, segno che la 488 si conferma particolarmente adatta alle esigenze dei gentlemen, da sempre un target di clienti caro alla Ferrari. Complimenti a JMW Motorsport, che schierava la 488 per la prima volta, a Spirit of Race e a Scuderia Corsa”.
Davide Rigon, pilota vettura AF Corse n. 71: “Non è stata una corsa fortunata la nostra, fin dalla partenza. Lì abbiamo perso una posizione e poi sono successe tante piccole cose che hanno contribuito a rendere così difficile la nostra gara. Per due volte la slow zone è iniziata praticamente al nostro passaggio e così chi ci precedeva ha potuto guadagnare ogni volta 15 secondi. Poi abbiamo preso un drive-through e infine abbiamo forato. Di buono ci sono solo i punti per il campionato”.
Sam Bird, pilota vettura AF Corse n. 71: “Non siamo soddisfatti del risultato. Ci aspettavamo di riuscire a essere più competitivi mentre sul dritto le Aston Martin, ma anche le altre vetture ci sorpassavano con enorme facilità. Questo ci ha costretto a correre sempre al limite e quando si spinge così tanto è facile incorrere in errori come quelli legati al rispetto dei limiti della pista che ho commesso nella prima parte di gara”.
Miguel Molina, pilota vettura AF Corse n. 71: “Ovviamente il risultato in senso assoluto non può essere soddisfacente, perché una Ferrari di solito scende in pista con il solo obiettivo di vincere. Per me però il discorso è diverso: sono contento di aver portato a
termine la mia prima 24 Ore di Le Mans e nello stesso tempo la mia prima gara nella categoria GTE-Pro”.
Redazione MotoriNoLimits