La prima gara del fine settimana del Mondiale Superbike presso il Misano World Circuit “Marco Simoncelli” è stata vinta da Tom Sykes su Kawasaki davanti ad Alex Lowes su Yamaha e al Campione del Mondo in carica Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team). Il pilota britannico della casa di Akashi, dopo aver ottenuto nella mattina di sabato la pole position con il tempo di 1’33.662 realizzando il nuovo record della pista e migliorando di quattro decimi il precedente record da lui stesso realizzato lo scorso anno, vince una gara ricca di colpi di scena e di cadute.
Per quanto riguarda la scelta pneumatici, la soluzione DIABLO™ Superbike SC0 di gamma è stata la più utilizzata al posteriore mentre all’anteriore i piloti hanno suddiviso equamente le loro preferenze tra la SC2 di gamma e la SC1 di sviluppo V0952. Per quanto riguarda quanto accaduto in gara al pneumatico posteriore di Michael Van Der Mark (Pata Yamaha Official WorldSBK Team), Giorgio Barbier, Direttore Attività Sportive di Pirelli Moto, ha dichiarato: “A distanza di poche ore dalla gara gli elementi a nostra disposizione non sono ovviamente sufficienti per fornire una spiegazione strutturata e completa in merito a quanto successo al pneumatico posteriore di Michael Van Der Mark. Onsite possiamo solo fare, e abbiamo fatto, un’analisi a occhio nudo: da questa analisi, condivisa anche con Yamaha, emerge che il pneumatico presenta una foratura sulla zona terminale sinistra del battistrada. Un danno completamente differente rispetto a quello riscontrato sul pneumatico di Jonathan Rea, fermo restando il fatto che si tratta anche di due soluzioni diverse. Ovviamente è nostro primario interesse comprendere cosa possa aver causato questo danno al pneumatico pertanto nelle prossime ore e giorni nei nostri laboratori faremo le dovute ed approfondite indagini che il caso merita”.
In Gara 1 del WorldSBK scatta bene dalla quinta posizione Michael Van der Mark (Pata Yamaha Official WorldSBK Team) che già al primo giro si porta in testa davanti a Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team) e Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati). Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), che partiva dalla pole, scivola in quinta posizione alle spalle dell’altro ducatista, Marco Melandri. Problemi tecnici costringono Stefan Bradl (Red Bull Honda World Superbike Team) a rientrare ai box nel corso del secondo giro. Al terzo giro il sorpasso di Chaz Davies ai danni di Rea che però, verso metà gara, riuscirà a riconquistare la posizione persa. Van Der Mark, Rea, Davies e Melandri compongono il gruppo di testa racchiusi in un secondo di distacco. A partire dal quattordicesimo giro Rea cerca di ricucire il distacco dall’olandese leader di gara ma questo non sarà necessario in quanto Van Der Mark nel corso del quindicesimo giro cadrà e sarà costretto al ritiro lasciando la prima posizione al Campione del Mondo in carica.
Negli ultimi giri il terzetto di testa si ricompatta e Davies si fa più pericoloso alle spalle di Rea finchè all’inizio del 19° giro non riesce a sferrare l’attacco decisivo sorpassando il nordirlandese e diventando il nuovo leader della corsa. Del sorpasso si avvantaggia anche il compagno di squadra Melandri che riesce a portarsi in seconda posizione proprio alle spalle di Davies. Ma Rea non demorde e, all’inizio del penultimo giro riconquista la seconda posizione sorpassando il ravennate della Ducati. Nel finale un colpo di scena dietro l’altro: all’ultmo giro Marco Melandri scivola e abbandona la gara, poche curve dopo anche Davies scivola e Rea, che è sùbito dietro di lui, non riesce ad evitarlo cadendo a sua volta. Il nordirlandese riuscirà a rialzare la moto e a riconquistare la pista terminando in terza posizione mentre ad approfittarne sarà proprio Tom Sykes che taglierà il traguardo per primo davanti a Alex Lowes (Pata Yamaha Official WorldSBK Team)e al compagno di squadra Rea.
Redazione MotoriNoLimits