Una Ferrari in prima fila nell’85° edizione della 24 Ore di Le Mans che prenderà il via sabato alle ore 15. Si tratta della 488 GTE #51 del team AF Corse affidata a James Calado, Alessandro Pier Guidi e Michele Rugolo. Quarto tempo per la vettura gemella, la #71 di Sam Bird, Davide Rigon e Miguel Molina, mentre Giancarlo Fisichella, Toni Vilander e Pierre Kaffer partiranno dall’11° posto con la vettura del team Risi Competizione. In classe GTE-Am la miglior Ferrari è stata la #62 di Scuderia Corsa, affidata a Bill Sweedler e Townsend Bell, vincitori del 2016, e a Cooper MacNeil. Bene anche la vettura numero 55 di Spirit Of Race, di Cioci-Scott-Cameron, e la 84 di JMW Motorsport, di Vanthoor-Stevens-Smith.
GTE-Pro. Nella classe GTE-Pro il miglior tempo delle Ferrari di AF Corse è rimasto a lungo quello della prima qualifica. Nel finale della seconda sessione, che si è conclusa ben oltre le 21 per una serie di incidenti che hanno visto protagoniste vetture della LMP2, sono iniziati i miglioramenti cronometrici. Sulla vettura #71, la meglio piazzata dopo il primo turno di qualifica, Sam Bird ha praticamente ripetuto lo stesso tempo girando in 3.52”2 e imitato da Davide Rigon e Miguel Molina. Ad abbassare in modo rilevante il tempo ci ha pensato nei minuti finali ancora Bird che ha fermato i cronometri a 3’51”086, quarto miglior tempo. Sulla #51 i miglioramenti sono stati più progressivi: da 3’53”123 del mercoledì Alessandro Pier Guidi è sceso a 3’52”952 poi migliorato da James Calado che ha portato il tempo prima a 3’52”374 e poi a 3’52”087. Sulla stessa vettura a percorrere più giri è stato Michele Rugolo che, inserito nell’equipaggio all’ultimo momento al posto dell’infortunato Lucas Di Grassi, era il pilota che aveva bisogno di girare di più. Nel finale a riportare in alto la 488 GTE numero 51 ci ha pensato James Calado che è stato autore di un ottimo 3’51”028 che è valso la seconda posizione. Giornata più complessa per la 488 GTE del team Risi Competizione che, a causa di un’infrazione al regolamento, si è vista cancellare tutti i tempi della prima sessione. Giancarlo Fisichella è stato il primo a salire in vettura fermando i cronometri a 3’52”575 poi migliorato in 3’52”138. Toni Vilander ha ripetuto praticamente lo stesso tempo mentre Pierre Kaffer si è concentrato maggiormente sul passo gara. La Ferrari numero 82 scatterà dall’undicesima posizione. La pole position è andata all’Aston Martin numero 97 di Turner-Adam-Serra.
GTE-Am. Nella classe GTE-Am, in cui sono impegnate otto Ferrari, la migliore delle 488 GTE si è piazzata al terzo posto. Si tratta della vettura #62 dei vincitori 2016, Bill Sweedler e Townsend Bell affiancati da Cooper MacNeil, arrivato all’ultimo momento dopo aver gareggiato nel Ferrari Challenge a Montreal. Al quinto posto si è piazzata la vettura numero 55 di Spirit of Race, affidata a Duncan Cameron, Aaron Scott e Marco Cioci che ha preceduto le vetture gemelle di JMW Motorsport (Vanthoor-Stevens-Smith) e DH Racing (Krohn-Jonsson-Bertolini). Giornata difficile per l’unica ragazza impegnata nella 24 Ore di Le Mans: sulla 488 GTE di Christina Nielsen si è verificato un problema che ha costretto ai box per l’intero pomeriggio la vettura numero 65 condivisa con Alessandro Balzan e Bret Curtis. Il trio scatterà dall’ultima posizione, ma la corsa è lunga 24 ore e il precedente dello scorso anno è incoraggiante: Sweedler e Bell partirono dall’ultima posizione nel 2016 e 24 ore più tardi si ritrovarono a brindare con lo champagne sul gradino più alto del podio.
Redazione MotoriNoLimits