Le ricorderemo a lungo queste qualifiche del GP del Canada, per i record, la velocità, le emozioni. In pole Lewis Hamilton, per la 6° volta qui a Montreal, come Michael Schumacher. E per la 65° volta in carriera, come Ayrton Senna. Un tempo pazzesco il suo, mai nessuno veloce come lui nella storia di questo GP, 1.11.459 e, a soli 0.330s la Ferrari di Sebastian Vettel, autore di giri altrettanto super, che ci hanno regalato una sfida unica fino alla fine. E le emozioni hanno toccato il top quando alla fine, durante le interviste davanti alla tribuna, a Hamilton è stato consegnato il casco del suo eroe Ayrton Senna, dono della famiglia. Ci siamo emozionati noi e si è emozionato lui, incredulo davanti alla teca, che ha aperto come i bambini aprono i regali a Natale…
Dopo essere stata battuta dalla Ferrari nelle terze libere di questa mattina, la Mercedes ha trovato qualcosa in più per l’ora decisiva delle qualifiche, come dimostrato anche dal terzo tempo di Valtteri Bottas davanti al connazionale Kimi Raikkonen, in una seconda fila tutta finlandese.
Non troppo distanti le Red Bull, con Max Verstappen e Daniel Ricciardo a occupare la terza fila, seguiti dalla Williams di Felipe Massa e dalle Force India di Sergio Perez ed Esteban Ocon, con la Renault di Nico Hulkenberg a completare la top 10.
Q1 e Q2 si sono conclusi per problemi tecnici: a circa un minuto dal termine della prima eliminatoria, Pascal Wehrlein ha perso il posteriore finendo sull’erba all’ingresso della curva 1, è finito in testacoda andando a picchiare col retrotreno della Sauber contro le barriere, senza conseguenze per lui, che ha chiuso ultimo (impedendo a chi ancora stava girando di poter migliorare i tempi). Elimininate con lui la McLaren di Stoffel Vandoorne, la Williams del pilota di casa (i canadesi parlano di “local heroe” ma onestamente ci sembra eccessivo…) Lance Stroll, la Haas di Kevin Magnussen e la seconda Sauber di Marcus Ericsson.
A fine Q2 è stato invece Daniil Kvyat ad avere problemi: il russo della Toro Rosso è rientrato ai box con una foratura al posteriore destro e un grave danno al cerchio, dopo aver toccato il muro. E’ riuscito a chiudere 11°, seguito dalla McLaren di Fernando Alonso, dalla seconda Toro Rosso di Carlos Sainz, dalla Haas di Romain Grosjean e dalla Renault di Jolyon Palmer. A proposito di Carlos Sainz, a lui va il premio per la battuta più assurda della giornata: si è lamentato col team via radio perché il compagno di squadra sfruttava la sua scia… probabilmente non ha ancora capito come funzioni la F1, e che in pista non gira da solo! Insomma una cosa tipo “la palla è mia e adesso vado a casa“.
E cosa aspettarci da domani? Qui fare la pole non è fondamentale per vincere, vi ricorderete la gara dello scorso anno, quando Vettel prese il comando alla prima curva dopo essere partito in P3 e aver passato il duo Mercedes. Ma fare una pole così, con un tempo cosi ed entrare nella storia (il record delle pole è di Michael Schumacher, 68) è adrenalina pura e un regalo per tutti gli appassionati. Da riguardare queste qualifiche, perché Hamilton e Vettel ci hanno regalato un’ora davvero indimenticabile… Questo conta secondo noi, non confronti sterili tra due campioni che, come tali, sono unici. Godiamoci queste emozioni positive
Barbara Premoli
An unexpected surprise that @LewisHamilton will never forget
#F1 #CanadianGP pic.twitter.com/2Q6sLzi9ID— Formula 1 (@F1) 10 giugno 2017