Sinceramente parlando, per i primi 15 minuti non avevo idea di cosa sarebbe successo. Sembrava così diverso e con le macchine che andavano a un passo diverso in punti diversi del circuito senza apparente motivo. Di sicuro molti spettatori, inclusi i fans più accaniti, dovranno attenersi fedelmente all’opinione dei commentatori TV per meglio comprendere cosa succede. Ma loro hanno le informazioni corrette da trasmettere? Non penso. Ho parlato ad alcuni amici del settore e mi hanno detto che affrontavano la telecronaca completamente al buio. Nessuna informazione da F1 o team sui consumi e la strategia di gara, nessuna reale minaccia dal comportamento degli pneumatici (estremamente conservativi quest’anno) e troppe variabili tecniche per prevedere problemi sulle macchine. In breve: un gran caos!
Ma la prima gara ormai è archiviata e sono molti gli argomenti interessanti di cui parlare… Il dominio della Mercedes: un fattore ben noto nei test pre-stagione, adesso divenuto una chiara realtà. L’esclusione di Ricciardo dal podio e dalla gara e zero punti per il team Campione in carica: peccato per il giovane Daniel ma se il pilota o il team barano, il lato-prestazioni della storia viene immediatamente distorto e dimenticato. Le gare brillanti di Magnussen, Bottas e Kvyat: giovani talenti che promettono di essere una vera minaccia per i colleghi più “anziani” ed esperti. Il risultato opaco delle Ferrari, che avranno bisogno di parecchia spinta dalle loro power unit se vogliono essere davvero competitive quest’anno. Un commento finale? Come aperitivo, il GP d’Australia è stato sufficientemente stimolante per incoraggiare i clienti a restare al ristorante, sperando in un pranzo migliore!
Enrico Zanarini – www.enricozanarini.com