Nonostante il secondo posto, Kimi Raikkonen non ha nascosto il suo stato d’animo contrariato al termine del GP di Monaco. Partito dalla pole, ha mantenuto il comando fino ai pitstop, quando Vettel, leader del Campionato, è rimasto fuori più a lungo, uscendogli davanti e andando a vincere.
“Gli animi erano accesi nel box Ferrari“, ha detto Toni Vilander, corrispondente di una TV finlandese e amico di Raikkonen. “L’ingegnere di Kimi era molto agitato e Kimi era ovviamente arrabbiato. Forse dopo c’è stato un seguito, ma non sappiamo“. L’ovvia conclusione – anche se la Ferrari nega – è che il team ha deliberatamente gestito la situazione in modo che Vettel facesse il massimo di punti e arrivasse davanti al compagno di squadra. “Noi non diamo ordini di squadra“, ha detto il team boss Maurizio Arrivabene. “Hanno il permesso di lottare tra loro e l’hanno fatto“.
Vettel concorda con il boss che la strategia dei pitstop Ferrari ha semplicemente funzionato a suo favore. “Corriamo, abbiamo un buon rapporto, posso capire la delusione di Kimi“, ha detto il tedesco. Ma dalla prospettiva Mercedes, Monaco è probabilmente stato il punto di svolta del 2017. Gli ex-Campioni hanno lottato per tutto il weekend e adesso la Ferrari potrebbe aver fatto una mossa chiara, mostrando a tutti che il numero 1 è Vettel. “Qui è difficile che il leader venga superato – a meno che il team non decida di favorire una macchina“, ha detto Lewis Hamilton, che dopo 6 gare è a 25 punti da Vettel. “Per me è evidente che la Ferrari ha scelto un pilota numero 1“.
Quindi anche la Mercedes seguirà lo schema, con Valtteri Bottas secondo di Hamilton? “Non voglio rispondere a questa domanda“, ha detto Bottas. “Non credo sia il momento giusto per farlo. Penso di aver fatto una buona prestazione questo weekend e il team conosce il mio potenziale“. Ciò che è chiaro è che la Ferrari ha fatto un deciso progresso rispetto alla Mercedes: “Le Ferrari sembrano andar bene ovunque“, ha detto Hamilton, “quindi le prossime 14 gare saranno molto difficili. Ovvio che non posso permetterni un altro weekend come questo“.
Redazione MotoriNoLimits