A volte, no spesso, mi capita di chiederemi cosa farebbe Michele Alboreto oggi. Soprattutto, cosa penserebbe di questo mondo assurdo, come userebbe i social, cosa scriverebbe di F1 e non solo. Porca miseria, sarebbe divertente… non una rubrica mensile, ma anche solo un tweet al giorno, tu li sistemeresti tutti. Avresti sempre la saggezza e la schiettezza per dire le cose come stanno. Me l’hai trasmessa, la porto avanti, e rido come probabilmente faresti tu delle minacce (più o meno velate) di quanto semplicemente esprimi un parere, mettendo il dito nella piaga. 25 aprile 2001 giorno da dimenticare e impossibile da dimenticare. 16 anni dopo io e i tuoi amici siamo sempre qui ad aspettare e a volerti bene e a parlare di te, a parole e con gli sguardi. E, tra un paio di settimane all’Historic Minardi Day ci saranno tutti – piloti, amici, ingegneri, appassionati – ma come l’anno scorso ne mancherà uno. Quello che però c’è sempre. Come nell’abbraccio del tuo amico Allan McNish sabato a Monza. Tu dirai che siamo noiosi, ma noi ti vogliamo sempre bene… E ovunque tu sia controllami, che spesso faccio dei casini che manco tu ci saresti riuscito! Ma quando prima di partire, penso sempre a quello che mi dicevi: “Buttati in questa cosa solo se sei in grado di reggere il gioco“.
Barbara