Nel primo giorno di azione in Bahrain i pneumatici P Zero hanno affrontato temperature tra le più alte mai registrate in F1: l’asfalto ha raggiunto i 56°C durante le prime prove libere, oltre 20°C in più rispetto al 2016. Questo fattore, combinato con il layout del circuito, ha portato a un aumento del degrado termico dei pneumatici. In FP2, in condizioni più rappresentative per qualifiche e gara e con 37°C di asfalto, la supersoft è stata di circa 1,5 secondi più veloce rispetto alla soft: un gap più alto rispetto al previsto.
MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING: “Oggi si sono viste condizioni estreme e un tracciato più “sporco” rispetto al previsto. Con una differenza prestazionale di un secondo e mezzo tra le due mescole ed un degrado della supersoft maggiore rispetto a quanto visto nelle passate due gare, sarà particolarmente importante l’analisi dei dati di domani al fine di definire la migliore strategia di gara. Con i primi tre piloti in un decimo di secondo si prospetta una sfida interessante per il resto del weekend”.
Redazione MotoriNoLimits