Ottima idea quella di smart di festeggiare i suoi primi 18 anni con una gara di regolarità, diventata presto una gradita passeggiata attraverso borghi suggestivi del Centro Italia e ripercorrendo le stesse strade della Mille Miglia. In questo caso, le miglia erano solo 300, quelle che da Roma ci avrebbero portati fino al Motor Show di Bologna.
La partenza avviene davanti alla sede di Mercedes-Benz, dove la simpatica carovana di fortwo (e un paio di forfour) giallo e argento si avvia alla scoperta di un percorso misto tra strade statali, curve in colline e autostrada. Un susseguirsi di paesaggi bellissimi con l’intento di farci scoprire e apprezzare le qualità dell’inconfondibile vettura. La smart, dicevamo, festeggia i suoi 18 anni e con la sua terza generazione di fortwo raggiunge la “maturità”, diventando un’automobile meno giocattolo e decisamente più funzionale, come dimostreranno, a fine gara, i 600 km (spaccati!) da noi percorsi. La fortwo è sempre molto divertente da guidare, soprattutto in questa versione da 90 CV con cambio automatico (e paddle al volante). Particolarmente a suo agio tra i tornanti, grazie alla sua ottima maneggevolezza, la vettura si è destreggiata bene anche nelle lunghe salite grazie al suo piccolo turbo che spinge sempre quando serve.
La prima tappa ci porta dalle parti di Orvieto, all’Altarocca Wine Resort. Nessuno dei partecipanti si lamenterà ovviamente della location prescelta. Ma prima bisogna arrivarci… nei tempi giusti. Si tratta di una gara di regolarità e quindi occorre rispettare i tempi previsti dal road book. Arrivare prima o dopo equivale a una penalità. E, ovviamente, è vietato usare il navigatore di cui l’auto è provvista. Tra i saliscendi umbri, con paesaggi splendidi, vecchi casali e mucche che guardano con curiosità sfilare queste macchinine giallogrigie, accumuliamo subito un discreto ritardo. Sbagliando strada, abbiamo anche potuto “apprezzare” sentieri pieni di buche e sollevato un gran polverone su tratti sterrati. Altri due bonus di questa prima tappa: uno scuolabus in manovra in mezzo a un paesino arroccato (non chiedeteci come siamo finiti lì…) e una strada franata (un sentito ringraziamento all’inventore delle telecamere di retromarcia…). La meta, in ogni caso, è di quelle che riappacificano con il mondo: ottimo cibo e buon vino per un primo rifornimento… dei “piloti”. Il poco appetito della smart ci permette invece di stare tranquilli ancora per un bel po’ di chilometri.
Si riparte per raggiungere Radicofani, in provincia di Siena, e infine l’agriturismo Renello, a Trequanda. Qui ci aspettano un caminetto acceso, bruschette con l’olio maison, caffè, crostate e altri dolci. Queste gare di regolarità… di cibo ci piacciono molto. Come apprezziamo parecchio la nostra smart, grintosa con le sue ruote larghe, i cerchi in lega e le luci a led. All’interno troviamo un equipagiamento completo, un bel volante multifunzione in pelle e sedili comodi, qualità non di poco conto se consideriamo la rigidità dell’auto e la posizione posteriore del motore. Tra salite che si alternano a discese, curve strette qua e là, abbiamo potuto apprezzare anche i freni e la presenza dell’ABS. Il motore si rivela anche brioso e pronto ogni volta che incontriamo un rettilineo o qualche mezzo più lento. La parte senese della nostra “gara” si conclude con qualche divertente giro di pista sul kartodromo del capoluogo (da rifare con una Brabus, amici di smart Italia…) e poi direzione Firenze per imboccare l’A1 e raggiungere Bologna. La smart trasmette una grande sicurezza anche a velocità autostradali.
Al Motor Show, in uno stand in cui troneggia una gigante smart, ci aspettano due novità della casa: la nuova forfour electric drive, in arrivo nel 2017, e la forfood, un vero ristorante stellato su quattro ruote, realizzato in collaborazione con lo chef Davide Oldani. Nel bagagliaio c’è un cucina con piastra a induzione, frigo, piano di lavoro, piatti, posate e macchina per il caffè.
Un progetto che, oltre a Oldani, brand ambassador di Mercedes-Benz Italia e Lavazza, ha visto protagonisti Michelin, che da sempre unisce il mondo dell’automobile e l’eccellenza della cucina internazionale, e Lavazza, autentico ambasciatore della cultura del caffè e del made in Italy. A dare forma a questa unione di talenti, l’esperienza di Focaccia Group di Cervia, che ha curato l’allestimento della smart trasformandola nel primo ristorante stellato itinerante, e la perizia artigianale di Medici Style, azienda italiana leader nella lavorazione di interni in pelle nel settore automotive, che ha reso ancora più esclusiva la smart forfood.
18 anni e non sentirli per questa inconfondibile macchinina che ha saputo conquistare 500.000 clienti italiani. Un buon motivo ci sarà. Anche più di uno.
Daniel C. Marcoccia