Non è una bufala e nemmeno un pesce d’aprile fuori periodo. L’annuncio l’ha dato lo stesso Nico Rosberg tramite i social: ha deciso di lasciare la F1. Perché? Il suo sogno, il suo obiettivo l’ha raggiunto, dice. Quindi arrivederci e grazie. Con le scuse verso la famiglia Mercedes, verso Toto. 31 anni, correre da 25 con un solo obiettivo in testa, vincere il Titolo ed eguagliare papà Keke. Riuscirci e lasciare. Le nostre considerazioni le trovate alla fine. Ecco le sue parole:
I have a message for you: https://t.co/XtL5AWuY4n pic.twitter.com/LGK4Xnihoq
— Nico Rosberg (@nico_rosberg) 2 dicembre 2016
“Corro da 25 anni ed è sempre stato il mio sogno, l’unica cosa era diventare Campione del Mondo di Formula 1. Con il duro lavoro, il dolore, il sacrificio, questo è stato il mio obiettivo. E adesso ce l’ho fatta. Ho salito la mia montagna, sono sulla cima, quindi va tutto bene. La mia emozione più forte adesso è la profonda gratitudine per tutti quelli che mi hanno aiutato per realizzare questo sogno.
“Questa stagione, lo ammetto, è stata incredibilmente dura. Ho spinto come un matto in ogni area dopo le delusioni degli ultimi due anni; hanno alimentato la mia motivazione a livelli mai provati prima. E ovviamente questo ha avuto un impatto anche sulle pe rsone che amo – è stato un sacrificio da parte di tutta la famiglia, abbiamo messo tutto dopo quel mio obiettivo. Non ho parole per ringraziare mia moglie Vivian, è stata incredibile. Ha capito che quest’anno era l’anno, la nostra opportunità per riuscirci, e ha creato lo spazio per me per riprendermi tra una gara e l’altra, occupandosi di tutte le cose per mettere al primo posto il campionato.
FINAL STATS: NICO ROSBERG
Seasons: 11
Starts: 206
Wins: 23
Podiums: 57
Pole positions: 30
Fastest laps: 20
World titles: 1#F1FastFact pic.twitter.com/mWSp3V6aPJ— Formula 1 (@F1) 2 dicembre 2016
“Quando ho vinto a Suzuka, dal momento in cui il destino del titolo è stato nelle nostre mani, è iniziata la grande pressione e ho iniziato a pensare a chiudere la mia carriera se fossi diventato Campione del Mondo. Domenica mattina ad Abu Dhabi sapevo che avrebbe potuto essere la mia ultima gara e quella sensazione mi ha fatto svuotare la testa prima del via. Volevo godermi ogni attimo dell’esperienza, sapendo che poteva essere l’ultima… e poi le luci si sono spente e ho vissuto i 55 giri più intensi della mia nvita. Ho preso la decisione lunedì sera. Dopo aver riflettuto per un giorno, le prime persone cui l’ho detto sono state Vivian e Georg (Nolte, dello staff management), poi a Toto.
“L’unica cosa che rende difficile questa decisione è il fatto di mettere in difficoltà la mia famiglia sportiva. Ma Toto ha capito. Ha capito che ero deciso del tutto e questo mi ha rassicurato. Il mio risultato più importante nelle corse è sempre stato vincere il Campionato con questo team incredibile, le Frecce d’Argento.
“Adesso sono qui per godermi il momento. C’è tempo per assaporare le prossime settimane, per riflettere sulla stagione e per rivivere ogni esperienza che arriva. Dopo, girerò la nuova pagina della mia vita e vedremo cosa mi riserva...”.
Allora adesso il quadro prende forma, vero? Non ci piace questa cosa, perché non è sincera: nonostante quello che dice, Nico questa decisione l’aveva presa da tempo, il team lo sapeva, ecco perché le espressioni serie di Toto Wolff e Niki Lauda sotto il podio, non quello che ci aspettavamo dopo che finalmente il loro pilota tedesco aveva vinto, per la gioia del marketing. E adesso è anche chiara l’incazzatura di Lewis Hamilton, che doveva perderlo questo Campionato, era scritto, perché il compagmo di squadra voleva andarsene con un Titolo. Adesso ha senso quel: “Tra 10 anni scriverò un libro“: non serve, Lewis, è già sotto gli occhi di tutti, almeno di chi non è ipocrita. Sia chiaro: chapeau a qualunque pilota corra in F1 e non solo, i punti e le gare vinte non glieli nega nessuno, ma forse un giorno Rosberg capirà che questo passerà alla storia come un Titolo di cartone, valore zero assoluto. Questo è il quarto Titolo di Lewis Hamilton, altro che palle, scusate la franchezza ma ci sentiamo davvero molto presi in giro e crediamo che sia un sentimento condiviso da tutti gli appassionati.
Vai, Nico, con il tuo Titolo. D’ora in poi speriamo di vederti solo in giro per Montecarlo a fare la spesa al supermercato con moglie e figlia al seguito. E, una volta tornato a casa, potrai sempre lucidare le coppe e i trofei che hai vinto in 25 anni. Se è questo che vuoi, buona vita e ti auguriamo il meglio. Anche se sinceramente alla scusa della famiglia non crediamo, perché tutti i piloti da che mondo è mondo hanno avuto e hanno famiglie, mogli, figli, genitori, corrono e tutto va normalmente. Come per tutti gli esseri sulla faccia della terra, qualunue lavoro facciano. Questo fanno le persone mature, gestiscono la propria vita. Sarà difficile, ma speriamo di cuore che la Mercedes non gli affidi ruoli istituzionali e da ambasciatore del brand. Anche perché il Campione vero in casa ce l’hanno. Altro che minacciare di licenziarlo perché rallentava… capite perché tanta tensione ad Abu Dhabi? Se i giochi erano decisi a tavolino, quel tira e molla avrebbe potuto innervosire il tedesco che voleva il Titolo e andare… se avesse commesso un errore, gli saltava tutto! Mai credere a ciò che vediamo, mai. Neppure alle frasi tipo “Noi non diamo ordini di squadra, i nostri piloti sono sempre liberi di correre, fino alla fine“, infatti si è visto, non c’erano ordini, no, c’era un programma fatto a tavolino, probabilmente da inizio Campionato. Punto. E stasera al Prize Giving FIA dovrebbero consegnare gli Oscar: quello di miglior attore protagonista a Nico non lo toglie nessuno, per il Campionato, ma soprattutto per le interpretazioni che ci ha regalato da domenica a oggi. Tornando alle cose importanti, si libera un bel posto e noi Alonso ce lo vedremmo proprio bene in Mercedes…
Barbara Premoli