Primo giorno dell’ultima sessione di test per i team di Formula 1 a Sakhir, in Bahrain. La Scuderia, che è in pista con Kimi Raikkonen al volante della F14 T, questa mattina è stata raggiunta da Piero Ferrari, figlio del Fondatore e Vicepresidente dell’azienda che ha deciso di stare vicino alla squadra in questo momento chiave della stagione: “Sono venuto per incoraggiare tutto il gruppo ma anche perché ero curioso di sentire il rumore di queste vetture” – ha detto a www.ferrari.com – “Ricordo ancora il rombo dei motori degli anni 80 e non mi sembra che quello dei propulsori attuali si discosti molto da quelli. Queste vetture però interpretano una sfida tecnologica che definire sostanziale non rende l’idea, la parola giusta è epocale. La Ferrari ha accettato questa sfida anche pensando in futuro di trasferire questa tecnologia sulle proprie vetture stradali. Credo sia veramente un passo in avanti che potrà darci grandi soddisfazioni”.
Poi Ferrari precisa: “Quando parlo di nuove tecnologie non mi riferisco tanto al turbo, che per noi è già il presente come dimostra la nuova California T che presenteremo al Salone di Ginevra e che è equipaggiata con un motore turbocompresso di nuova generazione, penso piuttosto alla parte ibrida della vettura, con la possibilità di recuperare energia dalla fase di frenata così come dai gas di scarico legati turbo. Questa tecnologia potrà permetterci di realizzare auto con consumi straordinariamente bassi e prestazioni sempre più elevate. In tal senso credo che la Formula 1 possa davvero rappresentare la porta di accesso a questi nuovi sistemi”.
Poi un parere sulla stagione di Formula 1 che sta per iniziare: “Difficile fare pronostici. Di certo si può dire che sarà complessa perché ci sono molte più variabili in gioco. Fino all’anno scorso si doveva tenere conto praticamente solo di aerodinamica e gomme, quest’anno il power unit ha una valenza molto importante sul risultato, non solo per le prestazioni assolute ma anche per le decisioni relative alle strategie. Con soli 100 kg di carburante a bordo uno dei punti chiave della stagione sarà infatti il consumo: non si potranno più correre i GP spingendo dall’inizio alla fine, bisognerà essere molto attenti e reattivi nella scelta della tattica di gara. Anche per questo abbiamo puntato su due piloti esperti”.