Come è andato il GP del Messico ormai è cronaca, con le Red Bull al centro del risultato finale: il gran rifiuto di Max Verstappen quando era 3° di cedere la posizione a Sebastian Vettel, l’olandese che arriva nel retropodio e viene invitato ad andarsene perché con i 5 secondi di penalità scivola 5° e quindi il 3° posto spetta al ferrarista. La cerimonia del podio e poi l’investigazione di Vettel per manovra pericolosa con, un paio d’ore dopo, la decisione del collegio dei commissari – Garry Connelly, Silvia Bellot, Danny Sullivan e Jorge Rodriguez – di dargli 10 secondi di penalità, facendolo retrocedere al 5° posto, con le Red Bull che gli passano davanti, Daniel Ricciardo sul podio e Max Verstappen 4°. Oltre il danno la beffa, è proprio il caso di dirlo… E leggendo le dichiarazioni post-gara se possibile ci si sente ancor più presi in giro da un sistema che fa acqua da tutte le parti.
Vogliamo vedere in tutto questo un aspetto positivo? Ricciardo non è salito sul podio, gli daranno anche il trofeo e i punti ma nessuna foto ricorderà mai questo suo risultato, e quindi ci è stata risparmiata quella che solo in apparenza è una scena simpatica (la prima volta, forse, lo è stata), ma che in realtà è una bella pubblicità gratuita per lo sponsor delle scarpe. Comunque adesso si spiega il perché i due piloti per tutto il weekend siano andati in giro con le facce dipinte per festeggiare il Day of the Dead (che sarà anche una festa importante in Messico, ma che abbiamo trovato davvero di pessimo gusto – opinione del tutto personale, si intende). Dal prossimo round in Brasile, consigliamo a Ricciardo e a Verstappen e a Christian Horner di continuare a mettersi delle belle maschere… gli si addicono proprio., visto che hanno anche avuto la faccia tosta di festeggiare con tanto di sombreri in testa.
E complimenti ai commissari, a Charlie Whiting e alla FIA, che in questo modo non fanno che supportare i comportamenti sempre più esagitati del giovane olandese. Va bene la grinta, ma a tutto c’è un limite. La regola nuova era stata introdotta proprio per raffreddare i suoi bollenti spiriti (anche con Rosberg ieri non ha scherzato…) e invece cosa succede? Che lui fa scorrettezze e vengono punti gli altri. E sia chiaro che queste cose le avremmo dette se ci fosse stato qualunque pilota al posto di Vettel. Volevate punirlo? Ok, passi Ricciardo sul podio, ma almeno non fatelo arrivare dietro alla causa di questo spettacolo indegno. Sotto il comunicato. A voi i commenti… noi abbiamo già detto a sufficienza, e NON da tifosi ma da ADDETTI AI LAVORI.
Barbara Premoli