Dopo due gare in cui sono scese in pista le mescole più dure del range Pirelli, la scelta per il GP degli USA sul Circuit of the Americas è caduta sui P Zero White medium, P Zero Yellow soft e P Zero Red supersoft. Lo scorso anno la pioggia torrenziale portò alla cancellazione di molte sessioni e le slick furono usate solo nel giorno di gara. Quest’anno i team sperano in un weekend con clima più normale per avere un quadro preciso di come le tre mescole interagiscono sul circuito del Texas. Tuttavia, l’esperienza del passato prova quanto imprevedibili possano essere le condizioni: fattore che i team dovranno non sottovalutare in questo gran premio tecnicamente vario e molto seguito dagli appassionati.
IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEI PNEUMATICI:
- Si corre in senso antiorario su un tracciato che ha un design unico, con elementi di celebri curve di altre piste.
- La curva 1 è un tornante a sinistra cui si arriva in salita dove è difficile giudicare il punto di frenata.
- La curva 11 è un altro tornante chiave, dove le monoposto frenano e curvano allo stesso tempo.
- L’asfalto è ancora abbastanza nuovo (dal 2012) ma negli anni aumenta il grip.
- Le macchine tendono ad adottare un assetto da medio carico: superare è molto facile – soprattutto nella sequenza di curve dopo la 2 – e questo apre a diverse opzioni in fatto di strategia.
- Ci sono tre lunghi e veloci rettilinei che raffreddano i pneumatici, rendendo insidiosi i punti di frenata.
LE TRE MESCOLE NOMINATE:
- White medium: con la soft, è uno dei set obbligatori disponibili per la gara.
- Yellow soft: è stata l’unica slick usata dal vincitore nella gara dello scorso anno, su pista che andava asciugandosi.
- Red supersoft: usata per la prima volta ad Austin e dovrebbe essere significativamente più veloce delle tre.
COSÌ UN ANNO FA:
- Non si girò sull’asciutto fino alla gara, con la griglia basata sui tempi del Q2. Al termine dei 56 giri vinse Lewis Hamilton: partito sulle intermedie, passò alle soft nei giri 18 e 43.
- Miglior strategia alternativa: Sebastian Vettel arrivò a podio con una strategia di tre soste dal 13° posto sulla griglia, usando anche le medie, in una gara influenzata da due safety car.
PAUL HEMBERY, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI: “Per Pirelli gli Stati Uniti sono importantissimi, sia come gara sia come mercato, soprattutto dopo l’apertura quest’anno del nostro primo store P Zero World a Los Angeles. Il gran premio del 2015 fu particolarmente impegnativo a causa delle condizioni meteo, per cui i team non hanno dati recenti sulle slick ad Austin. Per la prima volta porteremo anche la supersoft. Pertanto le sessioni di prove libere, in particolare, saranno estremamente importanti quest’anno, con la strategia ottimale non ancora definita”.
QUALI NOVITÀ?
- I danni causati dall’uragano che colpì il circuito lo scorso anno sono stati riparati. A parte questo, nessuna modifica a circuito, superficie o infrastrutture.
- La scorsa settimana a Barcellona Nico Rosberg ha provato per la prima volta i pneumatici Pirelli in dimensione 2017 su monoposto muletto. Il test è stato seriamente penalizzato dal freddo e dalla pioggia. Lewis Hamilton ha dovuto saltare il test per un problema al piede.
- Il programma di test è poi proseguito con la Red Bull ad Abu Dhabi, di nuovo con monoposto modificate.
ALTRE CURIOSITÀ:
- Pirelli ha vinto i FIA Hill Climb Masters con il nove volte campione Simone Faggioli a Sternberk in Repubblica Ceca – una gara che riunisce i migliori piloti di corse in salita al mondo.
- Nel Rally di Cipro, Pirelli ha anche fornito il vincitore dello Junior European Rally Championship 2016, Marijan Griebel, al volante di una R5. Il tedesco ha sorpreso tutti chiudendo secondo nella gara del debutto.
Redazione MotoriNoLimits