Appena il tempo di fare i bagagli e lasciare l’Ungheria e la Scuderia Toro Rosso è già pronta per la 12° tappa del Mondiale di F1: il GP di Germania, che quest’anno torna sul tracciato di Hockenheim. È l’ultimo appuntamento, prima della pausa estiva di agosto e chiudere questa prima fase della stagione con un buon risultato è proprio quello che ci vuole per andare in vacanza con il sorriso!
L’Hockenheimring ha ospitato ben 35 edizioni del GP di Germania: l’ultima volta si è corso qui nel 2014. Sebbene ormai da diversi anni non sia più il circuito dai lunghissimi rettilinei che si perdevano nella Foresta Nera, l’Hockenheimring offre comunque molti spunti interessanti: trazione e frenata sono due elementi chiave della pista, poiché i rettilinei iniziali si contrappongono al Motodrom, ossia l’ultima parte del circuito, molto stretta e guidata. Si tratta quindi di un tracciato dalla doppia anima. Il layout della pista si compone di 17 curve: 8 a destra e 9 a sinistra. Anche se in alcuni settori sarebbe opportuno non avere carichi verticali troppo elevati, la tendenza è quella di avere un set-up con un carico aerodinamico medio-alto. Questo permette ai piloti di affrontare al meglio l’ultimo settore, scivolando meno sull’asfalto liscio e gestendo così le gomme in maniera ottimale. Particolare attenzione meritano le power unit: qui i motori sono infatti messi a dura prova, perché vengono sfruttati a pieno regime per circa il 65% del giro. Ovviamente, da non sottovalutare la gestione degli pneumatici. Per il GP di Germania, Pirelli ha nominato le stesse mescole usate lo scorso weekend in Ungheria. Daniil Kvyat e Carlos Sainz avranno a disposizione 1 set di White Medium, 4 di Yellow Soft e 8 di Red SuperSoft.
Appena quattro giorni dopo aver segnato altri punti nella gara di Budapest, Carlos Sainz ha partecipato al consueto incontro del giovedì con la stampa, nel paddock di Hockenheim. “Sappiamo più o meno a cosa andremo incontro nel resto della stagione: tenere d’occhio McLaren e Force India. A seconda della pista, potremmo essere tra la quarta e la settima squadra. A Budapest, abbiamo visto che eravamo il sesto o settimo team nelle prove libere, ma poi abbiamo inaspettatamente ribaltato la situazione con una buona qualifica, e siamo stati poi in grado di lottare con la McLaren, in gara. I team di centro gruppo sono davvero molto vicini a noi: oltre a questi due team c’è la Williams. È appassionante.”
Come sempre qui in Germania, il set-up della macchina darà molto da fare a piloti e ingegneri. “Per quanto riguarda questo fine settimana, stiamo pensando al tipico compromesso tra carico e velocità massima“, ha spiegato lo spagnolo. “Non so quanto carico dovremo togliere all’ala posteriore per essere sicuri di non perdere troppa velocità e di essere in grado di superare. Dobbiamo essere sicuri di poter dribblare il traffico, ma di avere anche abbastanza ala posteriore per essere veloci nell’ultimo settore. È una situazione complessa“.
In generale, a Carlos piace questo tracciato: “L’ultima volta che ho guidato qui ero in Formula 3, nel 2012, e mi piace perché è una pista vecchia scuola, con un po’ di banking e alcune curve strette, oltre a bei cordoli da poter sfruttare. Mi sono divertito in passato e quindi su una F1 dovrei farlo ancora di più“.
A differenza del suo compagno di squadra, Daniil Kvyat ha già corso qui con una monoposto di F1, due anni fa. “Fu un buon fine settimana nel complesso, con buone qualifiche (era ottavo), anche se non ho poi avuto l’opportunità di finire la gara. Siamo arrivati alla seconda gara in altrettante settimane e l’Ungheria non è proprio andata benissimo, quindi sono totalmente concentrato su quello che sarà un intenso programma di lavoro col team, per assicurarci condizioni migliori qui a Hockenheim“.
Bisogna dire che Daniil ha avuto momenti difficili da quanto è tornato alla Scuderia Toro Rosso, ma il russo si è dimostrato molto professionale, mantenendo la calma e continuando a lavorare: “Io e i miei ingegneri dobbiamo solo mantenere un approccio costruttivo nel nostro modo di lavorare, cercando di creare insieme una buona base che ci consenta di andare più veloce. Abbiamo bisogno di rimanere concentrati e sono sicuro che potremo tirar fuori delle buone prestazioni e poi andrà tutto bene. La pausa estiva è positiva, soprattutto per me: dopo quanto successo, sarà un bene staccare la spina per un po’. Ma per adesso, la cosa importante è cercare di fare una buona gara qui, prima della pausa estiva“.
Redazione MotoriNoLimits