L’appuntamento catalano della MotoGP si conclude nel segno di Valentino Rossi, Marc Marquez e Dani Pedrosa, in una gara segnata dalla manovra da principiante
(per usare un eufemismo) di Andrea Iannone che mette fuori gioco Jorge Lorenzo alla curva 10 ma, soprattutto, dal dramma di Luis Salom.
Condizioni della pista buone, cielo limpido e una temperatura già sopra i 30° fanno da palcoscenico alla gara della massima cilindrata. Quasi tutti piloti hanno scelto mescole dure, preferendole alle morbide e presto in crisi sull’asfalto di Montmeló. Al via Lorenzo scatta in testa, alla curva Elf riesce a tenere la posizione davanti a Marquez. Ottima partenza di Iannone, terzo ma sorpassato da Pedrosa, seguono Viñales, Rossi e Dovizioso. Il gruppo si compatta confuso ma senza cadute. Al primo giro comanda il numero 99 seguito dalle due Honda mentre Rossi in un solo sorpasso ha la meglio su Iannone e Viñales. Il pilota Suzuki non ci sta e si rifà sotto alla M1 del Dottore per qualche curva prima di entrare nel mirino della Desmosedici di Iannone.
Primi due giri e Rossi segna il miglior tempo di 1:46.165s. Lorenzo è in testa e prova a staccare le Honda, Marquez resiste mentre Pedrosa è distante e superato dal numero 46. Il pilota di Sabadell dà poi vita a un bel duello con il numero 25 Ecstar per la quarta piazza. I due combattono ma all’inizio del terzo giro ha la meglio il portacolori Repsol anche grazie a un errore dell’uomo Suzuki. Segue Iannone al sesto posto, poi Pol Espargaro e Dovizioso. Danilo Petrucci è 11° e Michele Pirro 18°.
Meno 20 giri al termine e Rossi sorpassa Marquez che nulla può per resistere all’attacco. Comanda sempre Lorenzo ma il passo del numero 46 sembra essere più forte e all’inizio del 19° giro Rossi conquista la testa della corsa. Lorenzo accusa il colpo e lascia aperta la traiettoria a Marquez che lo supera. Il numero 93 ora è alla caccia di Rossi.
I piloti di testa sono vicini, in solo 0.5s e Pedrosa si unisce ai tre fuggitivi, il quartetto fa il vuoto sul resto del gruppo. L’iridato in carica però ha un passo più lento del numero 26 HRC e subisce il suo sorpasso. La M1 del maiorchino è più lenta rispetto alle altre moto e Vinales si fa sotto avendo la meglio in un paio di occasioni ma va largo e Lorenzo torna davanti. Il leader del campionato sembra accusare la scelta delle gomme.
In testa sempre Rossi, con Marquez vicino. Pedrosa è a oltre 2 secondi e dietro il numero 25 Suzuki è incollato a Lorenzo in difficoltà nelle curve. Iannone è a 2 secondi dal pilota di Figueres che quando mancano 14 passaggi ha la meglio definitivamente su Lorenzo, ora nel mirino della Desmosedici numero 29.
A 11 giri dalla fine le posizioni non cambiano ma le distanze tra i corridori di testa aumentano. Rossi e Marquez proseguono sullo stesso passo a oltre 3 secondi da Pedrosa. Viñales è quarto davanti a Lorenzo poi Iannone. Tra il Dottore e il pilota HRC ci sono solo 0.4s facendo prevedere una lotta di fuoco. A 8 giri dalla fine Lorenzo e Iannone entrano nella curva 10. Il pilota Ducati blocca l’anteriore e tampona la M1 di Lorenzo. I due finiscono nella ghiaia e, nel dopo-gara, la manovra assurda di Iannone viente punita dai commissari con la partenza dall’ultima posizione sulla griglia del prossimo GP, ad Assen.
Davanti Rossi e Marquez fanno l’andatura con lo spagnolo con qualche difficoltà con le gomme ma la lotta si anima al 20° giro. Marquez attacca ed è al comando, Rossi risponde staccando in fondo al lungo rettilineo e resta davanti. Meno 3 giri alla fine e il numero 93 ci prova ancora, è nuovamente primo. Mancano due giri alla bandiera a scacchi e Rossi torna in testa con una staccata super in fondo al rettilineo allungando poi in mezzo giro anche grazie all’errore di Marquez alla curva 6. All’ultimo passaggio il Dottore ha un secondo circa sul rivale e taglia il traguardo davanti a tutti alla fine di una gara stupenda. Marquez è secondo, Pedrosa terzo e Viñales quarto. Il Dottore trionfa ancora sul suolo spagnolo dopo il primo posto di Jerez. Gli altri italiani sono distanti, Dovizioso è 7°, Petrucci 9° e Pirro 15°.
Grazie a Iannone e al ritiro, Lorenzo subisce così il sorpasso di Marquez in classifica iridata, 115 punti per il maiorchino e 125 per il pilota Honda. Rossi è terzo a 103 punti. Bella la stretta di mano a fine gara tra Rossi e Marquez che poi salgono sul podio, assieme a Pedrosa, con una magliatta in ricordo di Salom.
Ci sia concessa una considerazione: bella la stretta di mano, ma tra persone civili dovrebbe essere normale ed è penoso che Rossi, 37 anni e tutti i suoi Titoli, dica che l’ha fatto per Luis (per non parlare dei colleghi di Sky che dicevano di essere commossi e con la pelle d’oca… ristabiliamo le cose, per favore!). Come è stato pietoso vedere che nemmeno oggi è riuscito a fare la persona seria sul podio: Marquez e Pedrosa impietriti e commossi, lui cercava di trattenere le solite smorfie. Questo nulla toglie alla sua splendida vittoria, ma dal punto di vista umano una delusione.
Se ha deciso di far pace con Marquez (col quale ce l’aveva solo lui e ha litigato da solo…), dovrebbe dire ai suoi tifosi (a quelli che hanno impiccato fantocci dandogli poi fuoco al Mugello e che riempiono di commenti idioti i social) di smetterla di comportarsi da beceri imbecilli. Che desse l’esempio, se ci riesce, magari lo seguiranno.
Ah, a proposito di imbecilli, nel novero rientrano anche quelli che si sono complimentati con Iannone per aver fatto quella manovra folle tamponando Lorenzo, dicendo che avrebbe dovuto farlo l’anno scorso a Valencia. Bravi, complimentoni! Se magari con l’unico neurone rimasto pensaste che potevano farsi male o peggio tutti e due… il motorsport è pericoloso, ma i dilettanti dovrebbero stare a casa o essere rimessi in riga, seriamente, prima che facciano danni irreparabili. Il corpo di Luis Salom è ancora all’obitorio di Barcellona, ma qualcuno se l’è bellamente dimenticato, magliette o non magliette. Troppi abbassano la visiera e dimenticano che se facessero fuori solo loro stessi sarebbe il meno, ma rischiano di fare del male anche ad altri. E la classifica e i punti contano ben poco rispetto al resto. Ah, ultima domanda per Valentino Rossi: tutto bene la pista oggi, tutte le curve, anche quelle che ieri non ti andava bene che nella riunione della Safety Commission (cui non hai presenziato) fossero state tagliate fuori perché sfavorivano la Yamaha e avvantaggiavano la Honda? Fortuna è finito questo GP… Ciao, Luis.
Barbara Premoli