Ogni anno circa 350.000 tonnellate di pneumatici arrivano a fine vita. Diversi decreti ministeriali impongono precise norme per lo smaltimento e il recupero degli PFU (si definisce PFU un pneumatico che viene rimosso dal veicolo perché non più in grado di offrire prestazioni di sicurezza alla guida) e tutti i produttori presenti sul mercato italiano devono provvedere a tale azione. Per questo esistono diversi consorzi e Yokohama Italia si affida a Greentire (www.greentire.it), che rappresenta una realtà innovativa, seria e particolarmente attenta a un utilizzo sostenibile del prodotto. L’ottimizzazione e la gestione degli PFU può rappresentare oggi, a differenza del passato quando era considerato un problema, una grande opportunità per l’ambiente. Gli PFU hanno caratteristiche chimico-fisiche che si prestano infatti a numerose applicazioni. Una volta trasformati in granuli di varie dimensioni sono utilizzati per creare asfalti speciali o bitumi, campi da calcio, piste di atletica, aree gioco per bambini, elementi di arredo urbano, e per molteplici ulteriori impieghi.
La mission di Greentire è quella di massimizzare il recupero dei PFU, dando loro una seconda vita nel rispetto dell’ambiente. I suoi obiettivi sono: tracciare i flussi relativi agli PFU, contribuendo ad evitare l’illegalità e gli stoccaggi abusivi degli stessi; garantire il 100% nel recupero rispettando le priorità stabilite dalla comunità europea e, in particolare, favorire il recupero di materia, prendendo in considerazione, solo in ultima istanza, il recupero energetico; perseguire politiche di “km0” nella raccolta degli pneumatici fuori uso; partecipare alla ricerca per la valorizzazione sul mercato italiano e internazionale dei prodotti derivati dal recupero degli pneumatici (gomma, acciaio e fibra tessile); contribuire a diffondere, nell’ambito del settore degli PFU, la conoscenza dei criteri virtuosi di “sviluppo sostenibile”; sfruttare le economie di scala per abbattere l’incidenza dell’eco-contributo; collaborare con le aziende produttrici di pneumatici per rendere il prodotto più facilmente recuperabile; porsi al servizio della collettività e dei Soci per comunicare, nelle sedi istituzionali e normative, le esperienze maturate. Greentire è presente nell’intera filiera della gestione degli PFU: dalla identificazione dei punti di produzione del rifiuto alla gestione e ottimizzazione dei ritiri, dal più evoluto trattamento negli impianti di riciclaggio alla promozione delle applicazioni utilizzanti i prodotti derivati sino alla ricerca e sviluppo di nuovi impieghi, come ad esempio aree gioco, strade, elementi di arredo urbano come cordoli, dossi rallentatori, dissuasori di sosta, rotonde, panchine, guard rail e barriere di contenimento, campi sportivi. Tali materiali di recupero possono essere anche riutilizzati in edilizia (isolanti acustici o termici, isolamento dell’acqua, strutture antisismiche).
Yokohama Italia ha scelto Greentire per il recupero e il riciclo dei propri pneumatici proprio perché questo consorzio offre ampie garanzie di professionalità e serietà, grazie alla completa tracciabilità del processo. Per fare tutto questo, ma soprattutto per accreditarsi come partner tecnico attendibile Greentire, a poco più di due anni dalla nascita, ha messo in atto una serie di progetti ad hoc, con partner tecnici di altissimo livello, che permettano di favorire la conoscenza del prodotto e delle sue potenzialità di riutilizzo, nonchè di sviluppare la consapevolezza ecologia legata al riciclo. Greentire ha ritenuto corretto affidarsi a Enti di primaria rilevanza nazionale, noti per le proprie competenze e capacità, nonché per l’oggettività dei risultati che comunicano. In tale ottica nasce la collaborazione con l’Università Bicocca di Milano, in particolar modo con il Centro di Ricerca Polaris, che punta allo sviluppo di materiali innovativi derivanti dal recupero degli PFU. Polaris, in accordo alla Direttiva Europea 2008/98/Ce sulla gestione dei rifiuti che prevede la ri-immissione in cicli produttivi di materiali destinati a fine vita, analizza le caratteristiche chimico-fisiche e morfologiche dei granulati con avanzate tecniche microscopiche, valutandone l’impatto ambientale mediante l’analisi del rilascio di elementi in ambiente.
Altra partnership di rilievo è quella legata a SDA Bocconi School of Management, rivolta alla creazione di un set di indicatori di performance economica, ambientale ed energetica specificamente studiato per la filiera del recupero del PFU. L’obiettivo è fornire uno strumento, oggettivo e indipendente, per validare l’operato di Greentire e creare degli standard di riferimento, misurando l’efficienza e l’efficacia delle prassi del consorzio nel recupero e trattamento del PFU. I risultati dello studio di SDA Bocconi saranno pubblicati in un Report di Ricerca e presentati in un evento presso l’Università Bocconi nella primavera 2014, al termine della ricerca.
Un’altra importante collaborazione è quella tra Greentire e il Master in Strategic Design del Politecnico di Milano – POLI.design – che ha l’obiettivo di progettare nuovi utilizzi degli PFU, in settori alternativi e innovativi rispetto a quelli attuali, rafforzando il legame fra design, innovazione e competitività e incrementando la corretta valorizzazione delle qualità del materiale in sé.
Oltre alla collaborazione con istituti capaci di testimoniare l’operato in fase di recupero di Greentire, il consorzio ha dato il via a due progetti che concretamente testimoniano il riciclo dei derivati da PFU in nuovi materiali. Il primo progetto si chiama Itersilens e mira a garantire maggiore fono assorbenza ai conglomerati bituminosi attraverso la messa a punto e la realizzazione di un nuovo additivo che impiega granuli di gomma ottenuti dal recycling di pneumatici fuori uso. Il secondo progetto è denominato Iterfibra e offre il recupero di fibre sintetiche provenienti dai pneumatici fuori uso per l’utilizzo nella produzione di additivi per il miglioramento dei conglomerati stradali, compatibili con l’ambiente.
Barbara Premoli