La pioggia non ha frenato lo spettacolo offerto dall’Aci Racing Week End. Anzi: i tifosi accorsi numerosi a Monza, e quelli che hanno assistito alle gare da casa grazie a varie emittenti televisive e web, hanno potuto apprezzare le gesta di piloti che si sono dati battaglia dal primo all’ultimo giro nonostante condizioni non sempre ottimali per gran parte della giornata. In mattinata si sono svolte le gare del Campionato Italiano Gran Turismo suddiviso in due classi con la formula della mini-endurance di 48 minuti + 1 giro.
Gara 2 delle classi Super GT3 e GT3 ha visto trionfare il Cavallino Rampante con la 488 affidata dal Team Black Bull Swisse Racing a Stefano Gai e a Mirko Venturi. Grande sfortuna, invece, per l’Audi, vincitrice ieri di Gara 1, di Marco Mapelli e Filipe Albuquerque (Audi Sport Italia). Il via, sotto una pioggia battente, non vede la presenza in griglia della vettura che aveva conquistato la pole, la Ferrari 458 di Eddie Cheever (Scuderia Baldini 27 Network) per problemi meccanici. Ne approfitta Mapelli che, dopo due giri dietro la safety car, prende subito la testa seguito dalle Lamborghini Huracan di Stefano Gattuso (Ombra) e Riccardo Agostini (Antonelli Motorsport). Fra il terzo e il sesto giro, Agostini guadagna la seconda posizione, mentre Gai conquista la quarta posizione superando la Aston Martin Vantage di Francesco Sini (Solaris Motorsport). Gai è fra i primi ad effettuare la sosta cedendo la guida a Mirko Venturi. Ultimate tutte le fermate ai box, Alberto Di Folco (compagno di squadra di Antonelli) si trova in testa seguito da Albuquerque e da Venturi, che fa segnare tempi record. Albuquerque attacca Di Folco e lo supera. E’ primo, resistendo ai contrattacchi di Di Folco e all’avanzata di Venturi, ma l’imprevisto è in agguato: una foratura lo toglie dalla lotta per la vittoria (alla fine sarà undicesimo). Venturi ne approfitta e coglie l’occasione per conquistare la prima posizione che manterrà fino al termine. La Ferrari vince alla media di 153.6 Km/h. Alle spalle Di Folco giunge secondo resistendo agli attacchi della Huracan dell’Imperiale Racing condotta dall’olandese Joeren Mul. La Lamborghini Gallardo di Ferdinando Monfardini e Ronnie Valori (Cars Engineering) prima fra i GT3.
In Gara 2 del Super GT Cup e GT Cup capolavoro dell’equipaggio composto da Pietro Necchi e Gianluca De Lorenzi con la Lamborghini Huracan del Team GDL, che vince, alla media di 150.5 Km/h, dopo essere partito dall’ottava fila per una penalità. La gara era iniziata, per molti giri, con altre Huracan in testa, quelle di Adrian Zaugg (Raton Racing), partito dalla pole, di Lorenzo Casè (Antonelli Motorsport), dell’israeliano Bar Baruch (Vincenzo Sospiri) e del giapponese Kasai Takashi (Antonelli Motorsport). Dietro questi quattro, Necchi guadagna posizione su posizione. Al cambio pilota, a cui Zaugg e Takashi arrivano al limite e Baruch ancor di più, riesce a cedere la vettura a De Lorenzi al quarto posto. Si trova in testa il cinese Tong Liang Ja, compagno di Baruch, seguito da Andrea D’Amico, che aveva preso il volante da Zaugg e che nel corso della quindicesima tornata lo supera. De Lorenzi supera uno dopo l’altro Massimo Mantovani (compagno di Casè) e i primi due di testa, conquistando una splendida vittoria. D’Amico giunge secondo, Liang Ja terzo. La Lamborghini Gallardo di Ivan Benvenuti e Luca De Marchi, come ieri, prima nella GT Cup.
Il Formula 2 Italian Trophy ha dato avvio con Gara 1 alla giornata. Partenza con safety car per consentire ai piloti di saggiare adeguatamente la pista carica di pioggia. Alessandro Bracalente (Pave Motorsport) con la sua Dallara F308 scavalca subito alla prima variante Marco Zanasi (Corbetta Competizioni), che partiva dalla pole con una Dallara F312, e vola indisturbato verso la vittoria alla media di 143.0 km/h. Da segnalare l’aggressività di Andrea Fontana (Dallara F308): partito dalla ultima posizione, risale il gruppone giro dopo giro fino ad insidiare Zanasi per il secondo posto, lo supera, ma poi i due si toccano. Zanasi mantiene la posizione, Fontana retrocede di qualche posizione ma non si dà per vinto e alla fine riuscirà a giungere terzo. Gara 2 caratterizzata da asfalto ormai asciutto e da una nuova prestazione esuberante di Andrea Fontana. Supera Renato Papaleo (Corbetta Competizioni) che aveva preso il comando nelle prime battute e poi procede sempre in testa fino al traguardo respingendo gli attacchi che nel corso dei 25 minuti gli vengono via via portati in varie riprese da Zanasi. Il duello a suon di sportellate però non porta bene ad entrambi: Zanasi mette fuori combattimento la sua vettura alla staccata della prima variante, Fontana al termine viene penalizzato di 25 secondi e retrocesso dal primo al terzo posto. Risulta vincente quindi Alessandro Bracalente, alla media di 171.6 Km/h, che precede Renato Papaleo.
Nel Campionato Italiano Sport Prototipi doppietta di Davide Uboldi che con la Ligier JS 53 Evo2 E dell’Eurointernational Team vince Gara 1 alla media di 161.4 Km/h e Gara 2 alla media di 186.9 Km/h. Due secondi posti per Walter Margelli alla guida di una Norma M20F FC Evo16. Per Uboldi sono quattro le vittorie stagionali.
Nuova gara avvincente per il Trofeo Nazionale Abarth che anche in Gara 2 propone continui duelli e contatti che hanno portato anche ad alcuni giri in regime di safety car. Parte dalla pole Simone Niboli (Essemotorsport-Zatti Sport) che presto deve cedere la prima posizione. La gara vive soprattutto del duello fra Alex Campani (C & C Racing Team/Zatti Sport) e il finlandese Juuso Pajuranta (V-Action/Zatti Sport) che si alternano al comando. Alla fine la spunta, come in Gara 1, Campani alla media di 133.6 Km/h. Anche Joakim Darbom (V-Action/Zatti Sport) ripete la posizione di sabato: terzo.
Dopo le due gare di 25 minuti + 1 giro di ieri, la Porsche Carrera Cup Italia propone una mini endurance di 45 minuti + 1 giro. Gara condizionata dal mutamento delle condizioni atmosferiche: molti lasciano a metà competizione gli pneumatici da pioggia per quelli da asfalto asciutto. Si impone Matteo Cairoli (Ebimotors), alla media di 162.1 Km/h, che realizza così un tris in terra brianzola. Simone Iaquinta, che con Kevin Giovesi forma l’equipaggio della Ghinzani Arco Motorsport, deve lasciare per problemi tecnici quando ricopriva la seconda piazza (era stato anche al comando per una tornata al termine delle soste ai box). All’arrivo molto distanziati Matteo Drudi (Dinamic Motorsport), che così colleziona un nuovo secondo posto a Monza, e Alessio Rovera (Ebimotors).
Si chiude così un weekend animato da un ricco programma non solo in pista. Il fine settimana ha avuto come momenti significativi anche la serata speciale “Senna. L’ultima notte insieme”, che ieri ha visto più di 950 appassionati visitare la mostra dedicata alla carriera del grande pilota (aperta fino al 24 luglio) e assistere alla proiezione di un filmato a lui dedicato, seguito da una conversazione fra i curatori della mostra, Giorgio Terruzzi e Ercole Colombo, con Jean Alesi e Ivan Capelli, e l’esordio della realtà aumentata in Autodromo: grazie a speciali occhiali multimediali, i visitatori dell’impianto potranno accompagnare il loro percorso con ricostruzioni in tre dimensioni, filmati storici e racconti legati alla pista monzese e al mondo del motorsport.
Per la stagione sportiva appuntamento al 22 maggio quando si incontreranno nuovamente, per il secondo anno consecutivo, due icone dello sport dei motori: il Tempio della Velocità e la 1000Miglia. Appuntamento quindi con la “Gara più bella del mondo”.
Redazione MotoriNoLimits