Quanto accaduto nel corso della settimana su Monza lo sapete, ma ve lo riassumiamo in breve: giovedì 7 aprile dimissioni di Ivan Capelli ed Enrico Radaelli dal CdA SIAS; venerdì 22 aprile a Milano Bernie Ecclestone incontra il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni; lunedì 26 aprile il CdA SIAS approva il bilancio 2015; martedì 27 aprile nominato il nuovo CdA SIAS (con al vertice Piero Lorenzo Zanchi nuovo presidente al posto di Andrea Dell’Orto; sempre martedì 27 aprile in un comunicato Dell’Orto parla della revoca. In tutto questo caos, sulla carta un paio di cose emergono chiaramente: Monza è sotto l’egida ACI e del presidente Angelo Sticchi Damiani, che peraltro da settembre 2015 aveva già l’incarico del rinnovo contratto per il GP d’Italia. E Ivan Capelli è sì presidente di AC Milano, ma sembra avere un ruolo soltanto di facciata alla luce dei nuovi ultimi eventi. E finora non ha mai parlato in modo ufficiale. Così come non ha ancora fatto, tramite comunicato, Sticchi Damiani.
Oggi però ha parlato Bernie Ecclestone, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport a firma di Andrea Cremonesi. Se non l’avete letto, pubblichiamo il PDF e riportiamo di seguito il testo:
“TORMENTONE C’è la questione Monza, con Ecclestone che dopo aver incontrato la scorsa settimana Maroni a Milano usa il bastone e la carota. Esplicito il messaggio inviato ad Angelo Sticchi Damiani, che ha il mandato del Governo di trovare un accordo. «Gli ho spedito il contratto: se vuole diventare l’organizzatore del GP d’Italia, deve rimandarmelo firmato, ma pare che abbia detto a qualcun altro che mi manderà una sua proposta ed avremo 10 giorni di tempo per rispondere. Posso farlo subito: non faccio trattative due volte, sono io che detto le condizioni, non lui. O si fa come dico io o Monza non avrà più la gara». Diverso il discorso che riguarda la Regione e il suo presidente. «Con Maroni abbiamo rivisto le condizioni del contratto, era d’accordo. C’è stata una stretta di mano». Da quello che Ecclestone ha compreso, la Regione ha promesso di entrare nell’azionariato di Sias e le risorse dovrebbero finalmente soddisfarlo. «Un accordo era già stato trovato due anni fa con il Governatore di allora (Formigoni, n.d.r.) ma poi… si erano dimenticati di firmarlo. Ora invece sono fiducioso, perché ritengo che possano mantenere quello che mi hanno detto. Il ruolo di Briatore? È un amico mio e di Maroni, se ci sarà bisogno di una mano, credo che la darà»”.
Contrariamente a quanto molti sostengono, Bernie Ecclestone avrà sì quasi 86 anni ma NON è rimbambito, NON è una carogna, TIENE a Monza e sa perfettamente come gestire gli affari. A noi (che non siamo Bernie Ecclestone e neppure Flavio Briatore né industriali abituati a gestire aziende con la A maiuscola) qualcosa non torna. E oggi, grazie all’intervista raccolta dall’amico e collega Andrea Cremonesi, sappiamo che la cosa non torna neppure al signore della F1, che deve mandare avanti il Circus e non ci sta a sentirsi preso in giro, tantomeno da chi conosce da anni. E’ dura questa intervista, molto più di quanto si possa pensare. Una presa di posizione decisa, cui Angelo Sticchi Damiani a questo punto non può non rispondere. Perché ormai tutti sanno chi ha la responsabilità del rinnovo del contratto per il GP d’Italia. Da settembre scorso.
Ci sarà anche un milione e 4 di perdita nel bilancio 2015, ma per andare in pareggio ci volevano Silvan e il Mago Zurlì insieme (e lo sapevano TUTTI fin dall’inizio…). Intanto Monza si sta lentamente svecchiando, ci saranno meno gare di quante non ne vogliano gli appassionati, ma siamo incontentabili e non ci bastano mai! Ma anche questo weekend rombano i motori, dopo il Blancpain della scorsa settimana. Da ieri è stata lanciata la realtà aumentata e stasera ci aspetta l’evento “Senna. L’ultima notte insieme“.
Qui sotto il post pubblicato da Andrea Dell’Orto sulla sua pagina Facebook stamattina. A voi le conclusioni… Noi stasera cercheremo di parlare con Ivan Capelli, che non potrà nascondersi dietro la scusa che è la serata di Senna.
Barbara Premoli