Grande attività in Autodromo, con l’ACI Racing Weekend, l’evento “Senna, l’ultima notte insieme” e, oggi, la presentazione dell’Augmented Reality Tour, ovvero la realtà aumentata con cui gli appassionati possono visitare il circuito con gli occhiali multimediali, grazie alla tecnologia brevettata di ARtGlass®, e vivere un’esperienza unica con ricostruzioni 3D e filmati storici.
L’iniziativa, fortemente voluta e realizzata da SIAS (gestione pre-assemblea del 27 aprile, per intenderci, la stessa cui si devono il Museo della Velocità, la mostra dedicata a Senna – oltre 6.000 visitatori, 600 lo scorso weekend e per domani è prevista un’invasione -, i concerti, solo per citare le prime iniziative che ci vengono in mente per riportare la gente in circuito non solo durante i weekend di gara e renderlo un luogo di aggregazione e cultura) fa dell’Autodromo il primo circuito al mondo a utilizzare la realtà aumentata per immergere i visitatori in un’esperienza unica ed emozionante.
Dal 29 aprile le visite guidate dell’Autodromo Nazionale Monza si arricchiranno infatti di un’ulteriore opportunità, l’Augmented Reality Tour, un viaggio tra le strutture del circuito accompagnati da una guida esperta che nei punti più significativi del percorso attiverà degli speciali occhiali multimediali, indossati dai visitatori, per mostrare ricostruzioni in 3D, filmati storici e racconti legati alla pista monzese e al mondo del motorsport.
Prende così vita la celebre statua di Juan Manuel Fangio, mostrando l’evoluzione del design delle vetture da corsa. Gli occhiali accompagneranno i visitatori sul tracciato degli anni 50 con fotografie e video dall’archivio storico (e unico) dell’Autodromo Nazionale Monza. Sarà possibile inoltre assistere alla famosa conferenza stampa in cui Michael Schumacher annunciò l’abbandono delle corse oppure, dal podio, vedere la folla che si raduna sul rettifilo al termine del GP d’Italia di F1. In ben 7 momenti differenti (statua di Fangio, vecchie rimesse, le due torri, sala Regione, terrazzo sul paddock, sala stampa, podio), i visitatori potranno apprezzare la moderna tecnologia di visita brevettata da ARtGlass®: l’azienda monzese è leader internazionale nello sviluppo di esperienze di realtà aumentata per l’arte e l’edutainment grazie a un mix di soluzioni informatiche unico e una solida esperienza editoriale.
La realtà aumentata che potranno vivere i visitatori dell’Autodromo Nazionale Monza è un arricchimento della percezione sensoriale con informazioni aggiuntive non rilevabili attraverso l’osservazione diretta. Questa mediazione fra reale e virtuale avviene in tempo reale grazie a occhiali multimediali con lenti trasparenti e auricolari e consente all’utente di interagire con essa (sì, d’accordo, forse sarete un po’ ridicoli – come testimonia la foto che spudoratamente pubblichiamo – ma c’è molto di peggio nella vita e l’esperienza merita).
Al progetto di ARtGlass® hanno partecipano professionisti rodati nel business e nelle tecnologie con una consolidata esperienza nel settore della cultura, che vengono solitamente adottate presso siti culturali. Come ha spiegato Andrea Sabatino, direttore marketing e comunicazione dell’Autodromo Nazionale Monza nel corso della presentazione, «La sinergia creata con l’autodromo ha permesso di applicare, per la prima volta, la stessa tecnologia avveniristica al mondo del motorsport costruendo un’esperienza adatta sia agli appassionati sia alle famiglie che si approcciano per la prima volta al circuito».
Entusiasta di questa nuova sfida Antonio Scuderi, CEO di ARtGlass® e Capitale Cultura Group: «Grazie alla scommessa sull’innovazione che l’autodromo ha deciso di giocare con noi, qui a Monza diamo vita a un’offerta unica nel mondo dello sport e dell’intrattenimento, un vero e proprio format internazionale. Si parla molto della valorizzazione dei luoghi storici dello sport, oltre i grandi eventi. Oggi dimostriamo che, con la creatività tecnologica ed editoriale, l’Italia può fare scuola in questo settore».
Un’esperienza molto coinvolgente, ve lo assicuriamo. Ormai lo sapete, chi vi scrive non ama granché il virtuale e la tecnica ma, indossati gli speciali occhiali (nessun problema o fastidio per chi ha problemi di vista o porta occhiali o lenti a contatto), ci siamo ritrovati ad allungare la mano per toccare quel passato che fino a oggi avevamo visto in foto. Ci si immerge davvero e pensate che abbiamo avuto solo un assaggio del vero e proprio tour (che potremo fare a breve e vi racconteremo in dettaglio, ovviamente). E quando siamo ripassati a salutare Fangio (come ogni volta che andiamo in circuito… è una nostra abitudine, o mania, vedete voi!), ci è parso strano vederlo “fermo”.
Ovvio, è 3D, non è realtà e mettiamo avanti le mani anticipando le critiche di qualcuno: “Noi vogliamo la F1 vera, il rinnovo del contratto, non vedere immagini tridimensionali“. Ed è questo il punto: si tratta di un valore aggiunto all’Autodromo, non di un palliativo. In un mondo sempre più “falsamente social” e in cui i rapporti virtuali hanno il sopravvento sulla realtà, chi ha pensato e voluto questa novità a Monza è giusto che ne sia orgoglioso (come il procuratore tuttora in carica Francesco Ferri, presente oggi in sala stampa) perché è un mezzo per avvicinare e incuriosire le giovani generazioni, i “nativi digitali”, che di queste tecnologie si nutrono. Senza nulla togliere alla realtà, alle vere corse, F1 inclusa. E forse non è un caso che l’Augmented Reality Tour debutti proprio il 29 aprile, Internet Day, ovvero 30° anniversario della prima connessione dell’Italia in Rete…
Aspetti negativi? Nessuno. Solo una lieve delusione del tutto personale: quando ci è stato detto che avremmo assistito all’addio alla F1 di Michael Schumacher (il primo), abbiamo pensato che avremmo rivissuto l’annuncio “vero”, quello durante la conferenza stampa al termine del GP d’Italia 2006 e avremmo risentito quelle emozioni, rivisto quegli occhi e quella testa bassa che avevamo lì, a 2/3 metri, 10 anni fa. Un po’ ci siamo rimasti mali, quando invece abbiamo visto le immagini del Ferrari Day al Mugello… ci tocca proprio tornare, grande sacrificio!
E’ possibile prenotare l’Augmented Reality Tour all’Infopoint dell’Autodromo Nazionale Monza dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 18 con un sovrapprezzo di 5 euro rispetto al costo della normale visita guidata. I visitatori potranno integrare l’esperienza anche con un giro di pista in bicicletta, minivan oppure con una supercar guidata da un driver professionista. Per informazioni è disponibile il sito www.monzanet.it oppure i numeri 039/2489590 e 334/7068137. Organizzatelo presto questo tour, ne vale davvero la pena. Lo capirete soprattutto alla fine quando, girando su voi stessi, vi vedrete circondati, come abbracciati, da tanti Campioni che sono stati e sono la Storia della Formula 1 e di Monza. Grazie a chi ha reso possibile tutto questo.
E siamo pronti a scommettere che, qualunque sia il costo, sarà ampiamente ripagato dalle presenze del pubblico e degli appassionati, come sta avvenendo con il Museo. E se solo un ragazzo si innamorerà dell’Autodromo ne sarà valsa la pena… A proposito di Museo e di mostra di Senna, perdonateci il fuori-tema e una considerazione che ci sgorgano dal cuore: eravamo all’inagurazione, ci siamo tornati oggi, l’abbiamo riassaporata nel vuoto assoluto, osservando di nuovo ogni immagine di Ercole Colombo, rileggendo ogni parola di Giorgio Terruzzi. Arrivati alla fine, davanti alle pareti, persino alle tende, completamente coperte di scritte e pensieri, ci è mancato il respiro. Se questa è una gestione fallimentare da parte di chi non ama le corse, il Tempio della Velocità e la Formula 1, W i fallimenti! E siamo certi che la stessa sorte toccherà anche all’Augmented Reality Tour.
Barbara Premoli