Dopo aver chiuso 2° nelle FP1 del mattino, Lewis Hamilton ha chiuso il primo giorno del GP di Russia 2016 in cima alla classifica, davanti alla Ferrari di Sebastian Vettel che, nonostante sia stato limitato nella percorrenza da problemi elettrici, ha preceduto il leader della mattinata Nico Rosberg, a 0.867s dal compagno di squadra.
Hamilton (che si è anche permesso un paio di escursioni senza conseguenze alla curva 4) è stato il più veloce fin da subito, quando lui e Rosberg erano sulle soft. Quando sono passati alle supersoft, l’inglese è migliorato di circa 8 decimi, chiudendo con 1.37.583s mentre Rosberg non è riuscito ad abbassare il tempo, anche per via della bandiera gialla causata dal testacoda della Haas di Romain Grosjean.
A soli 7 decimi Vettel, anche lui sulle supersoft, tempo ottenuto prima di restare fermo sul rettilineo di partenza/arrivo per quello che a quanto detto è un problema elettrico. Per consentire la rimozione della Ferrari è stata usata la VSC, che ha disturbato i run di diversi piloti. Kimi Raikkonen ha chiuso il quartetto Mercedes/Ferrari, a 3 decimi da Rosberg.
Tutti i tempi sono stati fatti con soft e supersoft, visto che l’asfalto di Sochi causa bassissimo degrado rendendo quindi inutili le medie. Quinta e settima le Red Bull di Daniel Ricciardo (su soft) e Daniil Kvyat, divisi dalla Williams-Mercedes di Valtteri Bottas, a 1.6s dal leader. Ottava la McLaren-Honda di Jenson Button davanti a Felipe Massa e Fernando Alonso.
Prima uscita del weekend nel pomeriggio per Kevin Magnussen, 15°, che in mattinata ha lasciato il volante della sua Renault al collaudatore russo Sergey Sirotkin. 13° la Force India di Nico Hulkenberg (fermo nelle FP1, quando ha girato Alfonso Celis Jr).
A chiudere la classifica la Sauber di Marcus Ericsson, alle spalle delle due Manor di Rio Haryanto e Pascal Wehrlein, che dopo aver segnalato un calo di potenza è rimasto fermo dopo la bandiera a scacchi.
Barbara Premoli