Quello in Bahrain è stato il weekend dei giovani, con il primo punto della stagione della McLaren-Honda grazie all’esordiente Stoffel Vandoorne,
richiamato all’ultimo momento dal Giappone per sostituire l’infortunato Fernando Alonso. Un compito non facile per il 24enne belga che è stato catapultato all’interno della vettura senza aver mai avuto la possibilità di provarla, poiché impegnato in Super Formula. Un debutto importante in cui non ha sfigurato nei confronti dei suoi compagni di box Campioni del Mondo. E fine settimana positivo anche per un altro giovane, esordiente nel mondiale: Pascal Wehrlein che in qualifica ha portato la piccola Manor in 16° posizione, chiudendo la corsa davanti alle due Sauber e alla Force India. Un risultato che dovrebbe far pensare.
“E’ vero che nella vita, oltre all’abilità, la fortuna ha un ruolo importante, ma è ingeneroso nei confronti di questi ragazzi non creare delle occasioni per metterli alla prova, se non grazie a episodi sporadici legati all’infortunio di un pilota titolare. Con il blocco dei test, le prove del venerdì rappresenterebbero un ottimo spazio per i giovani. Si valorizzerebbe anche il lavoro delle Federazioni”, commenta Gian Carlo Minardi. “Solamente ‘uno su mille ce la fa’, ma bisogna dargli l’opportunità di mettersi alla prova. Non dimentichiamoci che Robert Kubica e Sebastian Vettel, solo per citare due piloti, sono venuti alla ribalta grazie alle prove libere del venerdì mattina dedicate ai rookie, in cui hanno dimostrato di poter essere della partita”, ricorda il manager faentino che di giovani, nella sua lunga carriera, ne ha lanciati molti.
“Vandoorne è stato molto veloce, non ha commesso errori e ha messo in difficoltà Jenson Button, Campione del Mondo 2009, portando alla McLaren il primo punto. Senza l’infortunio ad Alonso, forse non avrebbe avuto questa occasione. Sarebbe stato un vero peccato. Chissà quanti Vandoorne nascosti ci sono, che aspettano semplicemente la loro occasione. Degno di nota anche il fine settimana di Wehrlein, con un grande passato in DTM ma fortemente discusso. Nonostante le difficoltà della sua Manor, si è difeso con una bella qualifica e un’ottima gara. La Formula 1 deve dare una possibilità ai giovani. Oggi invece tutto questo è sbarrato e non è la strada corretta”, conclude Minardi.
Redazione MotoriNoLimits