Bisogna ammetterlo: faceva tenerezza a fine qualifiche quando guardava prima la F138 e poi la sua RBR, in attesa che Vettel e Hamilton lo raggiungessero per la foto di rito e la conferenza post-qualifiche. Perché lui per primo sapeva che era tutta una beffa, dato che il suo terzo tempo era in realtà un 13°, per via della penalità di Singapore per il “passaggio fuorilegge”. E proprio la consapevolezza che, indipendentemente dal risultato, sarebbe scivolato, ha determinato le prove odierne dell’australiano, con la velocità compromessa dalla direzione dell’assetto in vista del GP.
Come lo stesso pilota Red Bull ha ammesso, il suo passo in qualifica avrebbe potuto essere più competitivo, ma domani dovrà fare una gara di rimonta e quindi il team ha puntato su un set-up più bilanciato fin dalle libere di venerdì. “Vorresti avere una torta e mangiarla tutta e tutto il carico possibile e una velocità super, ma non è possibile. Abbiamo dovuto rinunciare a un po’ di velocità, ma sono tutto sommato felice, avrei potuto essere 11° anziché 13°, ma è stata una qualifica molto serrata. Siamo pronti e la gara non sarà facile dalla mia posizione, ma cercherò di risalire il gruppo il più possibile”.
Webber ci ha già abituati a grandi rimonte e quindi sarebbe sbagliato tagliarlo fuori dai giochi. Però è un peccato che un pilota come lui non abbia mai potuto emergere, per un motivo o per l’altro, come avrebbe meritato. Lavoratore, serio, sportivo vero, ha pagato a caro prezzo la convivenza col giovane Vettel “nella manica del padrone”. E in questi ultimi GP che gli restano prima di lasciare la Formula 1 per la nuova sfida con la Porsche nelle ruote coperte, è un peccato che non possa mostrare le sue vere carte, togliendosi qualche soddisfazione.
E chissà come se la ride Helmut Marko per la penalità (che mette al sicuro il pupillo…). In fondo, diciamocela tutta: se qualcuno può tentare di battere Vettel, deve almeno avere la stessa monoposto. Oggi Mark avrebbe potuto lottare per la pole, ha chiuso 3°. Almeno gli resta la foto-ricordo del post-qualifiche. Che, se non fotografa il posto da cui partirà domani, di certo testimonia la sua indiscussa bravura come pilota. Non un dettaglio…
Barbara Premoli